Urso a Stellantis: "Ora un piano industriale chiaro. Dovete dare all'Italia quello che l'Italia ha dato alla Fiat"
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Chiarezza sul piano industriale e sugli investimenti previsti, collaborazione del governo (e del sistema Italia) ma basta elusioni. Questo il filo rosso dell'intervento del ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso al tavolo su Stellantis, convocato al ministero, con i sindacati e i rappresentanti del gruppo. (Secolo d'Italia)
Se ne è parlato anche su altre testate
“Si è tenuto al ministero delle Imprese e del Made in Italy il tavolo Stellantis convocato dal ministro Adolfo Urso dove hanno partecipano i rappresentanti dei sindacati Fim-Cisl, Uilm, Fiom-Cgil, Fismic, Uglm e Aqcfr, delle Regioni sede di stabilimenti produttivi (Piemonte, Lazio, Basilicata, Abruzzo, Campania, Molise ed Emilia Romagna), e dell’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Italiana Automotive). (Potenza News )
“Estremamente positivo che tutto il sistema Italia, il parlamento in maniera unanime, i sindacati, le regioni, le associazioni di impresa chiedano unitariamente a Stellantis di scommettere sull’Italia”. (LAPRESSE)
Cagliari. La Regione, attraverso SFIRS SpA, ha introdotto un nuovo strumento finanziario a sostegno delle imprese sarde: l’Invoice Trading. Questo meccanismo innovativo mira a fornire liquidità alle aziende, favorendo la loro crescita e competitività, senza passare solo attraverso i canali bancari tradizionali. (SARdies.it)
– “Stellantis non intende chiudere nessun stabilimento in Italia, così come non ha nessuna intenzione di fare licenziamenti collettivi. Roma, 14 nov. (Agenzia askanews)
"Non intendiamo chiudere nessun stabilimento in Italia, così come non c'è alcuna intenzione di fare licenziamenti collettivi". In particolare su Melfi Manca ha ricordato che arriveranno cinque modelli (la Lancia Gamma è già in fase di pre-produzione) mentre Mirafiori punterà su Fiat 500 Ibrida e un refresch della elettrica. (Torino Cronaca)
Preoccupano, in tal senso, le stime relative al calo della produzione industriale dell'Eurozona, scesa del 2,8%. “I dati Eurostat che evidenziano una crescita del Pil pari al +0,4% e un incremento dell'occupazione del +0,2% dell'Eurozona nel terzo trimestre del 2024 sono un segnale positivo che, tuttavia, occorre inserire in un quadro complessivo di graduale indebolimento dell’economia. (Il Giornale d'Italia)