Problemi tecnici e tensioni, il decreto giustizia si svuota
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Nei mille secondi scarsi che si sono resi necessari per fare il consiglio dei ministri, ieri pomeriggio, l’annunciato decreto giustizia non c’è. O almeno non ci sono i due pezzi più grandi che, stando alle bozze abbondantemente circolate nei giorni scorsi, avrebbero dovuto comporlo. Niente norma disciplinare per i magistrati, dunque, né stretta sulla cybersicurezza. «Un fatto tecnico», dicono da palazzo Chigi (il manifesto)
Ne parlano anche altre testate
Il caso Decreto giustizia, Forza Italia si impone. Stop al decreto Cyber, la Lega contro Mediaset (La Stampa)
Giustizia: elezione Consigli giudiziari differita ad aprile 2025 Tra le disposizioni approvate, quella che proroga il termine per le elezioni dei Consigli giudiziari e del Consiglio direttivo della Corte di cassazione. (gnewsonline.it)
Il testo firmato dal Guardasigilli Carlo Nordio passa senza i contenuti più rilevanti: l’inasprimento delle norme sui reati informatici e il nuovo bavaglio per i magistrati, che puntava a punire giudici e pm per i loro interventi in pubblico sui … (Il Fatto Quotidiano)
ROMA. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini non ha partecipato al vertice: è appena rientrato a Milano per motivi familiari. (La Provincia Pavese)
Già nella legge 90 si prevede la competenza delle distrettuali antimafia e quindi il coordinamento della procura nazionale», ha già avuto modo di dire il sottosegretario alla presidenza del consiglio e autorità delegata per la Sicurezza della Repubblica Alfredo Mantovano. (Il Sole 24 ORE)
Addio alla norma bavaglio. Sul tavolo del Consiglio dei ministri, previsto per oggi, arriva il decreto giustizia che ha generato un duro scontro con la magistratura. Oltre alle nuove regole sulla ciber security, prevedeva una stretta disciplinare per giudici e pm. (Corriere della Sera)