Le istruzioni di Draghi. Come trattare con Trump senza frasi fregare (di A. Mauro)
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“Il videomessaggio di Trump non c’è stato, ma se ci fosse domani non sarebbe una tragedia”, dice Charles Michel ai giornalisti nella tarda serata di giovedì, dopo la cena in cui i leader europei cominciano a mettere a fuoco la nuova vittoria di Donald Trump alle presidenziali Usa, intorno al tavolo allestito dal padrone di casa Viktor Orbàn nella sede del Pa… (L'HuffPost)
Se ne è parlato anche su altre testate
La nuova presidenza americana impone all’Unione europea di prendere definitivamente in mano l’iniziativa in diversi settori, dal commercio alla Difesa, ma l’incertezza, la debolezza dei Paesi storicamente traino dell’Ue, Francia e Germania, e le divisioni interne col fronte sovranista guidato da Viktor Orbán sempre più in ascesa rendono l’impresa ancora più ardua. (Il Fatto Quotidiano)
– I leader europei riuniti in Ungheria, presidente di turno dell’Ue, hanno adottato la “Dichiarazione di Budapest sul nuovo accordo europeo sulla competitività”. “Di fronte alle nuove realtà geopolitiche e alle sfide economiche e demografiche, noi, leader dell’Unione europea, siamo determinati a garantire la nostra comune prosperità economica, a rafforzare la nostra competitività, a rendere l’Ue il primo continente al mondo a impatto climatico zero e a garantire la sovranità, la sicurezza, la resilienza e l’influenza globale dell’Ue”, recita la dichiarazione, in cui vengono citati i rapporti “Molto più di un mercato” di Enrico Letta e “Il futuro della competitività europea” di Mario Draghi, come “una base solida base su cui porteremo avanti con ambizione il nostro lavoro”. (Agenzia askanews)
Budapest, 8 nov. - "È possibile" spendere il 2% del Pil per la difesa. Lo ha detto l'ex premier ed ex presidente della Bce Mario Draghi rispondendo, al suo arrivo al consiglio informale di Budapest, alla domanda se fosse possibile spendere quella cifra pur rispettando il patto di stabilità. (Il Sole 24 ORE)
«È possibile spendere il 2% del Pil per la difesa rispettando il Patto di stabilità, bisognerà prendere tutta una serie di decisioni: oggi bisogna decidere cosa fare perché questa è la nuova situazione». (Avvenire)
«Ci sono grandi cambiamenti in vista e l’Europa non può più posporre le decisioni». L’avvertimento arriva ancora una volta da Mario Draghi, che da Budapest torna a proporre la sua ricetta per rilanciare la competitività dell’Unione europea. (Open)
'Non c'è alcun dubbio che la presidenza Trump farà grande differenza nelle relazioni tra gli Stati Uniti e l'Europa. Leggi tutta la notizia (Virgilio)