“L’Ue ha bisogno di imprese più grandi. Si punti su difesa, energia e aerospazio”
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«Le tariffe doganali statunitensi colpiranno tutti. Se l’Europa non ritorna a far crescere le sue imprese saremo condannati. Difesa, energia e telecomunicazioni, così come aerospazio e finanza sono i settori da rafforzare». Carlo Altomonte, professore di economia dell’università Bocconi, si trova in Cina per lavoro e fa il punto sulle implicazioni del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. E a… (La Stampa)
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«Mi aspetto che i dazi di Trump arrivino molto velocemente, con il primo atto da presidente», dice Richard Baldwin, professore di Economia internazionale all’Imd di Losanna, tra i maggiori esperti di globalizzazione. (la Repubblica)
L’impatto non sarà immediato, occorrerà verificarne la portata nei prossimi mesi e tuttavia per Gentiloni è «evidente» che nuovi dazi negli Usa potrebbero «avere ripercussioni, specialmente nei Paesi che hanno i maggiori surplus commerciali con gli Stati Uniti, che sono Germania e Italia». (Il Sole 24 ORE)
Il già presidente golpista, che aspira a diventare un tiranno anarco-capitalista dal prossimo gennaio, ha minacciato di imporre una tariffa transfrontaliera fino al 20% sui 3 mila miliardi di dollari di importazioni statunitensi, colpendo circa 575 miliardi di dollari di automobili, prodotti farmaceutici, macchinari e una lunga lista di altri prodotti provenienti dall’Unione Europea. (il manifesto)
Gli Stati Uniti rappresentano il primo mercato di destinazione dell’ export italiano, tra i prodotti di maggiore importanza sicuramente il vino. I rapporti economici con il nuovo continente sono quindi fondamentali per l’economia del Paese e dopo l’elezione del nuovo presidente americano Donald Trump ci si chiede come questi equilibri potranno cambiare, la preoccupazione riguarda la possibilità dell’introduzioni di nuovi dazi sui prodotti europei, un tema che preoccupa ovviamente anche il settore vitivinicolo. (RadioSienaTv)
Non una novità, visto che la svolta è già partita con il primo mandato di Trump e non si è certo invertita con la presidenza Biden. Ma che, con la versione 2.0 del Tycoon alla Casa bianca e un Congresso pienamente nelle sue mani, vede alle porte un nuovo giro di vite. (la Repubblica)
L’amministrazio… Il primo banco di prova è atteso subito dopo l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. (La Stampa)