Bill Emmott: "L'era Tory e il post-Brexit: ai britannici non serviva amare Starmer per votarlo" (di L. Santucci)

Bill Emmott: L'era Tory e il post-Brexit: ai britannici non serviva amare Starmer per votarlo (di L. Santucci)
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L'HuffPost ESTERI

“Il rifiuto di quattordici anni di governo conservatore”, la speranza di trovarsi in mano a persone “sicure, decenti e affidabili”. Bill Emmott, scrittore e giornalista, un tempo direttore dell’Economist, commenta così con Huffpost le elezioni in Regno Unito, che hanno visto il ritorno a valanga (411 seggi, per ora) del Labour dopo un periodo lunghissimo di reggenza Tory, su cui le paure di un tonfo storico sono state confermate. (L'HuffPost)

Ne parlano anche altre fonti

Un riformista moderato, che ha riportato i laburisti verso il centro dopo la stagione per loro politicamente drammatica della leadership del radicale Jeremy Corbyn. "Sir Keir ha accettato (Secolo d'Italia)

Boris Johnson, che certo non era Greta Thunberg, investì molte energie nella organizzazione della Cop26 di Glasgow, tanto da affidarne la presidenza al suo ministro dell'Energia e dell'Industria Alok Sharma. (la Repubblica)

Maggioranza schiacciante: su 650 deputati, 412 i Laburisti, 121 i Tories (che … (Il Fatto Quotidiano)

Il “Labour cambiato”. Così Starmer va oltre Blair e sinistra

L'ex economista della Banca d'Inghilterra assume incarico e titolo di Cancelliere dello Scacchiere (LAPRESSE)

È così che Keir Starmer ha annunciato oggi (5 luglio) davanti alla porta nera di Downing Street 10 la nascita del nuovo gabinetto del Regno Unito, dopo il risultato travolgente del suo Partito Laburista alle elezioni anticipate di ieri (4 luglio). (EuNews)

– Cambiare un Paese non è come premere un interruttore: il cambiamento parte ora ma richiede tempo". Starmer arriva dopo una liturgia di leader laburisti che più diversi non si poteva: Tony Blair, che dal 1994 cambiò volto al partito con il New Labour (più lib che lab), poi la parentesi del giovane Ed Miliband, un socialdemocratico, e infine lo tsunami Jeremy Corbyn, storico capataz della sinistra radicale. (QUOTIDIANO NAZIONALE)