Neonato trovato morto, carabinieri e Ris sono tornati nella villetta di Traversetolo

Traversetelo Nella villetta di Vignale di Traversetolo dove è stato rinvenuto un neonato senza vita il 9 agosto e dove, nelle ultime ore, sono stati trovati altri resti, sono tornati i carabinieri e il Ris. Martedì mattina è arrivato anche l'avvocato della giovane madre del bambino, Chiara Petrolini, identificata dagli esami del Dna, Nicola Tria, che non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Il paese è sotto shock «La reazione dopo l'altro ritrovamento? Dispiace, perché Traversetolo, che è comunque un bel paese dove non abbiamo mai avuto problemi e dove non si sono mai verificate tragiche notizie di questo calibro, ha un tessuto sociale sano, con una buonissima e altissima qualità della vita e con una buona vivibilità. (Gazzetta di Reggio)

Su altre fonti

«Non riesco a darmi pace per quello che è successo, ma almeno sono sollevata. Mio figlio è estraneo a ogni accusa: noi lo sapevamo, ma ora è chiaro a tutti anche in paese», aggiunge. (Open)

Per i conoscenti della 22enne Chiara Petrolini nessuno si era accorto della gravidanza (LAPRESSE)

"La comunità di Traversetolo ha appreso questa ulteriore notizia, oserei dire drammatica, come un pesante macigno che si è aggiunto già al macigno precedente. Sicuramente una notizia che ha fatto parlare molto il paese e che ha sconvolto ancora di più la comunità". (Il Sole 24 ORE)

Non … Da giorni il sindaco di Traversetolo si aggira con aria sgomenta davanti alla villetta dei bambini sepolti. (La Stampa)

Il locale di via Roma, in stile anni Settanta, con le macchinette nel retrobottega, è il ritrovo della comitiva della ventiduenne di cui, in centro a Traversetolo, tutti parlano da giorni. Traversetolo (Parma) — Su Chiara Petrolini «io avrei messo la mano sul fuoco», dice il titolare del bar Jolly dove la ragazza, fino a qualche giorno fa, prendeva il caffè con gli amici. (la Repubblica)

Poi l’ha chiuso in un sacchetto, prima di seppellirlo nel giardino di casa. Traversetolo (Parma) — L’ha lasciato morire, da solo, senza offrirgli nessuna cura. (la Repubblica)