Angelina Jolie al Torino Film Festival, non è finita la parata di stelle: è caccia a selfie e autografi
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Dopo la parata delle star di venerdì sera, ieri il 42esimo Torino Film Festival ha portato il pubblico in sala, che ha affollato le proiezioni, soprattutto dei film in concorso. Le code si sono moltiplicate davanti al Cinema Massimo e al Cinema Romano, i due poli principali di questa edizione, con accreditati e spettatori dotati di biglietto in attesa di entrare in sala. Ad esempio, si registra il «sold out» di Eden, il film di apertura diretto da Ron Howard che ieri mattina è stato riproposto al Massimo, ma è già tutto esaurito anche The Quick and the Dead di domani alle 14 al Cinema Romano, quando la pellicola di Sam Raimi sarà presentata in sala da Sharon Stone (Corriere della Sera)
Su altri media
È Ron Howard davanti ai 1500 invitati del Teatro Regio a dare il via a questa edizione del Torino Film Festival. «It’s my honor to declare the 42nd Turin Film Festival officially open». (La Repubblica)
A noi ragazze degli anni 90 (sempre ragazze!) Carrie Bradshaw alias Sarah Jessica Parker, ha insegnato tutto. Quasi, tutto. (Corriere della Sera)
L'attrice, che ha ricevuto il premio Stella della Mole, era raggiante in un look rosso su rosso con una splendida mantella composta da 3mila fiori in organza. (Fanpage.it)
Sharon Stone sul red carpet del Torino Film Festival. Presenterà in sala uno dei suoi più celebri film, Pronti a morire di Sam Raimi, da lei co-prodotto. L'attrice riceverà il prestigioso premio “Stella della Mole”, il riconoscimento cinematografico assegnato a figure di spicco del cinema internazionale. (Liberoquotidiano.it)
Si è aperta con una parata di star la 42esima edizine del Torino Film Festival, la rima diretta da Giulio Base. Spiccano Sharon Stone, in un elegantissimo vestito rosso e argento, Matthew Broderick, Sarah Jessica Parker, Ron Howard che porta, in apertura, il nuovo film "Eden". (la Repubblica)
Il documentario, infatti, sta andando in una direzione sempre più ibrida tra narrazione del reale e finzione. Fatta questa premessa, Roberta Torre si dichiara ben lieta … (La Stampa)