Le grandi manovre (e le guerre) nella finanza italiana

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Panorama ECONOMIA

Dopo anni di relativa calma, è ripartito il risiko del credito. Mediobanca, Banco Bpm e Popolare di Sondrio sono finite nel mirino di Monte dei Paschi di Siena, UniCredit e Bper. Una guerra per banche con L’obiettivo più grande: Generali. Guerra per banche. Un conflitto ricorrente nel sistema finanziario italiano. Come dimenticare la bollente estate del 2005 quando i protagonisti furono i «furbetti del quartierino»? «Parvenu» venuti dal nulla e nel nulla tornati, in qualche caso transitando anche dalle patrie galere. (Panorama)

Ne parlano anche altri media

L’editoriale del direttore Le magnifiche prede (Panorama)

Cinquecento delegati in platea per assistere all’evento organizzato dalla Federazione “Milano capitale finanziaria italiana”. Sul palco: Roberto Cascella, Ilaria Dalla Riva, Roberto Speziotto e Andrea Merenda, responsabili delle risorse umane di Intesa Sanpaolo, Unicredit, BancoBpm e Bper; Paolo Citterio, Stefano Cefaloni, Gianpaolo Fontana e Antonella Sboro, per la Fabi. (FABI)

“Quando ascoltate alcuni amministratori delegati che, con molta enfasi, parlano della loro banca a difesa delle loro persone, non dovete crederci neanche un attimo”. Tutte le staffilate a sorpresa di Sileoni (Fabi) ai grandi banchieri sotto Ops (Start Magazine)

Le operazioni mirano ad accrescere le dimensioni, ridurre i costi, creare sinergie e trasformare le banche italiane in attori europei, ma le resistenze politiche e gli interventi governativi rallentano l’innovazione e la crescita del settore (FIRSTonline)

I cambiamenti che il settore bancario dovrà affrontare "saranno tantissimi", ha sottolineato Sileoni, ma "rispetto ad altri paesi europei abbiamo uno statuto dei lavoratori e delle leggi che ci permettono un confronto serrato con le aziende". (Adnkronos)

Secondo una simulazione fatta da Fabio Caldato (Portfolio Manager di AcomeA Sgr.) per Adnkronos, il Gruppo Unicredit-Bpm dominerebbe con una capitalizzazione di 98 miliardi e utili previsti di 11,2 miliardi, confermandosi il gruppo più redditizio. (Adnkronos)