Jannik, il figlio che vorremmo
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Jannik Sinner è il figlio che vorremmo avere. Non perché è un campione straordinario che colleziona vittorie di cui andare fieri; sarebbe troppo facile. Non perché porta a casa una valanga di soldi; son buoni tutti a volere un figlio che porta milionate in famiglia, non siate venali, scontati o spiritosi. E non perché gioca divinamente e fa godere gli appassionati di tennis, a cui personalmente non appartengo. (Marcello Veneziani)
La notizia riportata su altri media
E perché proprio lui, con quel nome così «tedesco», si dichiara fiero di essere italiano.Jannik Sinner è il figlio che vorr... Non perché Sinner porta a casa trofei e soldi, ma per ciò che è sul piano umano. (La Verità)
Anna (la collega russa e fidanzata Kalinskaya) non c'è, né fisicamente a Torino e - dicono gli esperti - l'ha abbandonato su Instagram. Ad accarezzare, rinfrancare, accompagnare, sostenere, tifare e quindi abbracciare Jannik Sinner c'è la sua famiglia allargata. (quotidianodipuglia.it)
Anna (la collega russa e fidanzata Kalinskaya) non c'è, né fisicamente a Torino e - dicono gli esperti - l'ha abbandonato su Instagram. Ad accarezzare, rinfrancare, accompagnare, sostenere, tifare e quindi abbracciare Jannik Sinner c'è la sua famiglia allargata. (ilgazzettino.it)
In particolare, in questi tempi tanto virtuali e così lontani dalla realtà, scalda l'anima la rivalutazione di un lessico desueto, financo ritenuto obsoleto per alcuni suoi vocaboli: lavoro, sacrificio, umiltà, passione, gratitudine, senso di appartenenza al proprio Paese . (Tuttosport)
Se proprio uno volesse invidiare qualcosa a Sinner, non sarebbero il talento, la gloria, i soldi e nemmeno la residenza a Montecarlo. Sarebbero i genitori. (Corriere della Sera)
Il cambio di staff ha portato bene: l'intesa è stata subito perfetta Il numero uno del mondo ha abbracciato calorosamente il suo staff (Sportal)