Sicurezza urbana: critiche alle zone rosse e rischi per i diritti di libertà
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La sicurezza delle città deve essere oggetto di tutela e di promozione ma le strategie adottate in materia devono sfuggire alla logica della pura comunicazione ed a sviluppi illiberali. L'istituzione delle zone rosse è invece una iniziativa manifesto di dubbia utilità per la sicurezza dei cittadini e di dubbia legittimità che rischia di determinare pericolose compressioni per i diritti di libertà della persona in chiave securitaria ed anziché incrementare forme più efficienti e capillari di controllo dei territori da parte delle forze dell'ordine impone una sorta di progressiva militarizzazione del tessuto urbano". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Se ne è parlato anche su altri media
A livello provinciale esamineremo la questione in modo più approfondito nella riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che terremo questo mese, ponendo particolare attenzione alla previsione ed all’utilizzo appropriato di un mezzo davvero potente con riferimento ai possibili ambiti di applicazione». (La Provincia di Cremona e Crema)
Controlli mirati sulle piazze dello spaccio, quartieri della movida e stazioni ferroviarie: scatta la direttiva del Ministro Piantedosi per rafforzare la sicurezza urbana con l’introduzione delle cosiddette “zone rosse”. (AbitareaRoma)
Un Daspo urbano con divieto di stazionamento e ordine di allontanamento per chi è molesto e ha precedenti per droga, furti o rapine e altri reati: il prefetto Claudio Sgaraglia ha firmato un provvedimento che varrà da lunedì 30 dicembre, quindi appena prima di Capodanno, al 31 marzo e riguarderà le aree più delicate della città. (La Repubblica)
Mentre il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi chiede ai prefetti di individuare zone rosse in tutte le città italiane, seguendo l’esempio di Milano, gli avvocati penalisti esprimono preoccupazione. (Il Fatto Quotidiano)
Anche Roma avrà la sua “zona rossa”, la prima con l’epicentro individuato alla stazione Termini e un “raggio” di estensione che coprirà per intero il quartiere Esquilino, da anni crocevia di nazionalità ma anche coacervo di crimini, predatori principalmente, e illegalità che vede nello spaccio di stupefacenti la sua massima espressione. (ilmessaggero.it)
Valentina Alberta, presidente della Camera penale, gli avvocati penalisti hanno criticato l’istituzione delle aree rosse nelle zone più problematiche di Milano, operative da lunedì scorso per tre mesi. (La Repubblica)