Alluvioni, il prof che studia gli argini dei fiumi: “Non basta alzarli, il riscaldamento globale impone un cambio di paradigma”

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Il Fatto Quotidiano INTERNO

“Alzare gli argini? Alla luce del riscaldamento globale e dell‘aumento delle piogge, non basta. Vanno presi altri provvedimenti, serve un cambio di paradigma rispetto al passato”. A spiegarlo è Stefano Orlandini, professore ordinario di Costruzioni idrauliche dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, intervistato a Milano a proposito della nuova alluvione che ha colpito una parte dell’Emilia Romagna, evento che ha visto ancora una volta i fiumi, e i loro alti argini, protagonisti in negativo. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

Mario TozziMissing Credit Cosa sta accadendo negli ultimi anni? "Gli eventi meteorologici hanno preso questo andamento estremo. Non usa mezze parole Mario Tozzi, divulgatore scientifico, saggista, autore e conduttore televisivo ma prima di tutto geologo. (LA NAZIONE)

Erano appena passati sedici mesi dalle alluvioni di maggio 2023 in Emilia-Romagna quando i primi fiumi hanno iniziato a tracimare, superando in altezza gli argini e riversando acqua e fango. I modelli di previsione avevano previsto che il ciclone Boris avrebbe portato con sé piogge consistenti, ma nessuno aveva previsto che sarebbe stato un evento addirittura peggiore di quelli del 2023. (LifeGate)

Ha ragione il governo ad accusare la Regione di ritardi per la messa in sicurezza del territorio o ha ragione viale Aldo Moro quando rimanda le responsabilità al governo? Era davvero evitabile quest’altra alluvione in Romagna, che seppure non paragonabile a quella del maggio dell’anno scorso, ha provocato enormi danni, sfollati, distruzione e paura? Chiunque dovesse rispondere in modo netto a questa domanda probabilmente non vi sta dicendo la verità. (Corriere della Sera)

Mammi incontra gli agricoltori. L’assessore: "Messa in sicurezza e sostegno a imprese sono priorità"

A questo dato andranno aggiunti i costi aggiuntivi legati alla rimessa in opera dei terreni (rimozione limo e detriti, recupero della coltivabilità del terreno, utilizzo di colture più povere adatte al terreno così colpito e, quindi, di minor valore), per una quantificazione precisa dei quali bisognerà attendere ancora alcuni giorni. (il Resto del Carlino)

Gli autori dei tre appelli pubblicati sulla piattaforma – ‘Pulizia Fiumi Emilia-Romagna’, ‘Infrastrutture Alluvione Emilia-Romagna’ e ‘Fermiamo Inondazioni Emilia-Romagna’ – si sono uniti per raccogliere insieme le firme sotto un unico contatore. (AltaRimini)

Queste sono le rassicurazioni dell’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, che ieri mattina ha incontrato a Ravenna la vicepresidente della Provincia Valentina Palli, le associazioni delle imprese agricole e agroalimentari ravennati e la struttura tecnica regionale per fare una prima ricognizione dei danni a coltivazioni, terreni e allevamenti provocati dall’ultima ondata di maltempo. (il Resto del Carlino)