Cecilia Sala, la mamma e il papà chiedono "riservatezza e discrezione": silenzio stampa
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I genitori di Cecilia Sala, la giornalista italiana arrestata in Iran il 19 dicembre scorso, chiedono il silenzio stampa sul caso per scongiurare il rischio che "si allunghino i tempi" e che "si complichi la situazione" della figlia. Il loro, dunque, è un sentito appello agli organi di informazione. La madre e il padre della reporter, Elisabetta Vernoni e Renato Sala, hanno rivolto questo invito alla stampa tramite un comunicato diffuso ai giornalisti. (Liberoquotidiano.it)
Ne parlano anche altri media
Ansa (Avvenire)
Dal piano diplomatico a quello politico-istituzionale passando per la giustizia, ecco le possibili soluzioni del Governo italiano per la liberazione di Cecilia Sala, la giornalista romana detenuta nel carcere iraniano di Teheran dal 19 dicembre scorso. (Fanpage.it)
Il «Corpo delle guardie della Rivoluzione islamica, l’Irgc» è un'organizzazione terroristica per gli USA ma non per l'Italia e l'Unione europea (Open)
Eppure, la nostra vita è un susseguirsi di atti di fiducia, e alcuni sono talmente frequenti che il loro senso più profondo è stato scolorito dall’abitudine (un esempio: quando attraversiamo la strada, anche se non ci pensiamo, ci fidiamo della coscienza civica e civile degli altri, della reciprocità, della prevalenza del bene sul male e dell’ordine sul caos e della regola sull’arbitrio). (La Stampa)
La fava, porta. L’anno che verrà è solo la prosecuzione dell’anno che se n’è andato e porta le identiche tragedie & cazzate. (Nicola Porro)
Parole che comprendiamo e rispettiamo. Però ce lo chiedono i genitori di Cecilia Sala (e forse anche il governo) per accompagnare “gli sforzi delle autorità italiane” con “riservatezza e discrezione” ed evitare che “il dibattito mediatico su ciò che si può o si dovrebbe fare rischi di allungare i tempi e rendere più complicata e lontana una soluzione”. (Il Fatto Quotidiano)