Avellino, pronto soccorso in tilt: 25 ore di attesa per le cure
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Il pronto soccorso della Città ospedaliera continua ad annaspare. Restano troppe le prese in carico nel reparto di Emergenza del Moscati, dove i bisogni dell'utenza stridono con le capacità della struttura. Cronicamente sovraffollata, pure alla vigilia dell'Epifania vi si sono registrati numeri di preoccupante congestione. Ieri, già nella seconda mattinata, si è toccato il picco di 56 pazienti bisognosi di assistenza. (ilmattino.it)
Ne parlano anche altri media
Da nord a sud, soprattutto nei periodi di festa, come quello natalizio, i pronto soccorso rischiano il collasso. Ma non si tratta soltanto di lunghe attese da parte dei pazienti e dei loro cari - e della conseguente crescita di aggressioni al personale sanitario. (ilmessaggero.it)
'In considerazione della presenza di 40 pazienti in attesa di posto letto in pronto soccorso, sentita anche la direzione strategica, si blocca fino a nuova comunicazione l'attività chirurgia... (Virgilio)
Sono i numeri, in fondo, a raccontare il clima di esasperazione che si vive all’interno della struttura di emergenza. La fotografia emblematica è quella “scattata” ieri, alle 12,52, dal sistema della Asl che indica la situazione degli accessi in Pronto soccorso: 110 persone in trattamento, 10 codici gialli in attesa, per un tempo stimato di un’ora e 52 minuti e 12 verdi per un’ora e 21. (ilmessaggero.it)
Ogni paziente fermo al pronto soccorso in attesa di essere trasferito in un letto di un reparto di ospedale causa un ritardo di almeno 12 minuti sugli accessi successivi, facendo crescere anche la mortalità dal 2,5 al 4,5% nei casi in cui il boarding, come viene definita l'attesa del posto letto, superi le 12 ore. (Alto Adige)
Come suole dirsi, ho avuto un incontro ravvicinato con il Pronto Soccorso dell’ospedale di Imperia. (Primocanale)
Una decisione che fotografa un sistema sanitario in sofferenza, messo in ginocchio dall’afflusso continuo di pazienti in attesa di un posto letto. La situazione della sanità pubblica romana si fa sempre più critica, con l’ospedale San Giovanni costretto a una misura estrema: bloccare gli interventi chirurgici programmati, fatta eccezione per le emergenze e i casi oncologici. (AbitareaRoma)