Seul, legge marziale azzera il soft power di pop e tv: “Turisti in calo, ma non tutto è perduto”
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Dalle cliniche di chirurgia plastica alle aziende turistiche e alle catene alberghiere, il settore dell'ospitalità della Corea del Sud è giocoforza assai diffidente nei confronti del potenziale impatto di una crisi politica prolungata: alcuni viaggiatori stranieri stanno annullando i viaggi in seguito al breve periodo di legge marziale della scorsa settimana. L’industria dei viaggi e del turismo della Corea del Sud, che ha generato 84,7 trilioni di won (59,1 miliardi di dollari) nel 2023, circa il 3,8% del PIL. (la Repubblica)
La notizia riportata su altre testate
Ancora caos in Corea del Sud. L'ex ministro della Difesa, Kim Yong Hyun, ha tentato di uccidersi in un centro di detenzione a Seul dopo essere stato arrestato oggi con l'accusa di abuso di potere e di aver giocato un ruolo chiave nei fatti accaduti recentemente nel Paese. (Liberoquotidiano.it)
Attimi di paura per Kim Yong-hyun. L’ex ministro della Difesa sudcoreano, è finito ufficialmente in arresto martedì, pochi giorni dopo aver rassegnato le dimissioni. (L'Opinione)
Il presidente Yoon Sook Yeol ha dichiarato la legge marziale il 3 dicembre e ha inviato soldati ed elicotteri in parlamento, ma è stato costretto a revocare il decreto. L'ex ministro della Difesa sudcoreano, Kim Yong-hyun, ha tentato di uccidersi poco prima di essere formalmente arrestato per il suo ruolo nell'operazione di legge marziale, ha riferito l'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap. (Italia Oggi)
Sì è stato un gesto estremo, potremmo definirlo un sucidio politico. La decisione di imporre (e poi ritirare) la legge marziale sembra un gesto esasperato. Cosa ha spinto Yoon Suk-yeol, un ex giurista, a introdurre una misura tanto scivolosa? (Il Fatto Quotidiano)
“L’opposizione sta ora facendo la danza delle spade del caos, sostenendo che la dichiarazione della legge marziale costituisce un atto di ribellione. Yoon ha detto che la legge marziale è un atto di governo che non può essere oggetto di indagini e non equivale a una ribellione. (LAPRESSE)
La situazione non è più tornata alla normalità e in queste ore si stanno registrando gli strascichi di quell'azione, con la perquisizione della polizia coreana negli uffici del presidente. (il Giornale)