Il presidente sudcoreano Yoon non cede: "Legge marziale è un atto di governo"

Il presidente sudcoreano Yoon non cede: Legge marziale è un atto di governo
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Today.it ESTERI

A distanza di una settimana dall'introduzione della legge marziale, poi ritirata dopo poche ore, il presidente sudcoreano torna oggi in tv con un discorso alla nazione (pre registrato), per attaccare nuovamente l'opposizione. Yoon Suk-yeol giura di combattere con il popolo "fino all'ultimo minuto" contro i tentativi di rimuoverlo dall'incarico e descrive l'imposizione della legge marziale come "un giudizio politico altamente calibrato". (Today.it)

Su altri giornali

Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol promette di «combattere fino alla fine» ma forse a Seul è cominciato il conto alla rovescia dopo il tentativo - fallito - del capo dello Stato di imporre la legge marziale la settimana scorsa, seguito da un altro tentativo - anch’esso fallito - da parte dei deputati dell’opposizione di metterlo sotto impeachment. (Corriere della Sera)

In un discorso alla nazione il capo di Stato ha contestato le accuse di insurrezione e definito il decreto di legge marziale un "atto di governo". Nuova perquisizione nel complesso presidenziale (Adnkronos)

«Il mio tentativo di legge marziale non può configurarsi come insurrezione: si tratta di un atto dell'amministrazione governativa e non è soggetta all'esame giudiziario», ha affermato Yoon in vista della nuova mozione di impeachment che le opposizioni guidate dal partito Democratico si apprestato a presentare in Parlamento. (Corriere della Sera)

Corea del Sud, il presidente Yoon Suk Yeol torna in tv: "Combatterò fino alla fine"

Così il presidente della Corea del Sud, Yoon Suk Yeol, è tornato a difendere la sua decisione di imporre la legge marziale nel Paese, poi ritirata, affermando che era mirata a "proteggere la democrazia" e a "impedirne il crollo". (la Repubblica)

Sì è stato un gesto estremo, potremmo definirlo un sucidio politico. “Le istituzioni della Corea del Sud hanno retto e la società civile ha dimostrato ancora di non essere disposta ad accettare presidenti che rifuggono dalle loro responsabilità”. (Il Fatto Quotidiano)

Il presidente della Corea del Sud Yoon Suk-yeol si è rivolto ancora alla nazione in un discorso trasmesso dalle televisioni locali, a riportarlo è l’agenzia Yonhap. È la seconda volta dopo la dichiarazione della legge marziale, poi bocciata, il 3 dicembre. (Open)