Campagna sui 6 mesi all'Italia: "Squalifica giusta. Ma non dite che non sappiamo perdere"
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"Addà passà 'a nuttata". Prova a sorridere, sdrammatizzando con una tipica frase in dialetto napoletano il ct del Settebello, Sandro Campagna, il giorno dopo la squalifica di sei mesi inflitta alla sua squadra da parte dell'Aquatics Integrity Tour per la protesta avvenuta all'Olimpiade di Parigi dopo la sconfitta ai quarti di finale con l'Ungheria. "Siamo consapevoli che la punizione è giusta, ma noi non siamo né violenti né una squadra che non sa perdere: abbiamo sempre fatto i complimenti a tutti - puntualizza il coach italiano -. (La Gazzetta dello Sport)
Ne parlano anche altri giornali
La protesta era stata clamorosa, la reazione alla sconfitta rabbiosa, la difesa d’ufficio del ct dopo la punizione è furiosa. (la Repubblica)
Toro, il City piomba su Ricci: Cairo, non fare come con Buongiorno e Bellanova (Tuttosport)
Una sentenza durissima, sostenuta da accuse gravissime di "abusi verbali e fisici" compiuti dopo la sconfitta nei quarti di finale alle Olimpiadi di Parigi. (Fanpage.it)
"Noi non siamo violenti e non siamo una squadra che non sa perdere, abbiamo sempre fatto i complimenti a tutti. Siamo consapevoli che la punizione è giusta". (Sport Mediaset)
Sei mesi di sospensione da ogni gara (compresa la prossima Coppa del Mondo) e 100 mila euro di multa. (Corriere della Sera)
È quanto è stato inflitto al Settebello, alla Nazionale di Pallanuoto maschile, per la violazione dell’articolo 5 del World Aquatics Integrity Code durante gli ultimi Giochi Olimpici di Parigi. Riavvolgiamo il nastro. (Corriere della Sera)
