Le lacrime di Turetta, la psicologa: «Piangeva solo per sé»

Le lacrime di Turetta, la psicologa: «Piangeva solo per sé»
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La Nuova Venezia INTERNO

Se Filippo Turetta è apparso provato, con la voce rotta e le lacrime agli occhi, è solo perché stava pensando al suo destino. Non a quello che ha fatto a Giulia Cecchettin. Ne è convinta Ameya Gabriella Canovi, psicologa con un dottorato di ricerca nell’ambito dello studio delle emozioni e della psicologia dell’educazione alle spalle. Le telefoniamo dopo l’udienza che ha visto Turetta a testimoni… (La Nuova Venezia)

Ne parlano anche altri giornali

Filippo Turetta è reo confesso del femminicidio di Giulia Cecchettin. Assassino sì, ma stalker no, lascia tuttavia intendere l’imputato nel memoriale depositato al processo in corso a Venezia. (ilgazzettino.it)

«All’inizio non sapevo se i miei genitori sarebbero venuti a trovarmi e avrebbero mantenuto i contatti dopo quello che avevo fatto e questo ovviamente mi pesava e mi metteva molto in ansia. Poi li ho visti, non è stato facile. (Corriere della Sera)

«Mmmmm, boh, forse non lo so bene, forse per... Sì... (Liberoquotidiano.it)

Cecchettin, i complottisti insistono: «Filippo Turetta non esiste»

Sono le foto che poi il ventitreenne di Torreglia ha continuato a riguardare durante la fuga, dopo la morte di Giulia. «Io ogni volta che ci vedevamo facevo tante foto a Lei o a entrambi insieme. (Corriere della Sera)

Neppure il primo incontro tra Filippo Turetta e Gino Cecchettin dopo l'assassinio di Giulia ha scalfito l'aspetto cristallizzato di un padre che in aula ha ascoltato gli ultimi momenti della vita della figlia dalla bocca del suo assassino. (il Giornale)

A seguito dell’omicidio di Giulia Cecchettin, l’area complottista italiana aveva generato la solita ondata di bufale per sostenere assurdità sulla tragedia. Sono persone che nel corso degli anni hanno sfruttato la credulità degli utenti ottenendo un ampio seguito, in certi casi pagando caro come nel caso Valeria Solesin. (Open)