Avvocato Turetta, 'prevedo una pena di giusta severità'

Avvocato Turetta, 'prevedo una pena di giusta severità'
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Per Filippo Turetta "prevedo una commisurazione della pena della giusta severità". Così il prof Giovanni Caruso, difensore di Filippo Turetta, commenta con l'ANSA il processo che vede il giovane imputato per l'omicidio di Giulia Cecchettin. Anche se, spiega Caruso, "che i processi per reati come i femminicidi vengano definiti con l'ergastolo è abbastanza frequente. E' una possibilità". Dopo il lungo interrogatorio di ieri in Corte d'Assise a Venezia, il legale non ha più sentito Turetta - "sicuramente era scosso" - Essendo stato esaurito con l'udienza di ieri l'esame dell'imputato - la seduta del 28 è stata infatti annullata - è possibile che Turetta non si ripresenti più in aula: "dipenderà da lui", ma "in astratto, dal punto di vista processuale, non è più necessario". (Tiscali Notizie)

Su altri giornali

Nonostante la confessione in aula, c'è chi ancora vuole tenere a galla l'assurda teoria sull'omicida di Giulia Cecchettin (Open)

Ci saranno almeno tra le 15mila e le 20mila foto nella galleria del mio cellulare». Mi piaceva farlo ed era un'abitudine. (ilmessaggero.it)

"Volevo stessimo insieme, noi due soli. Passare del tempo assieme, prima eventualmente di toglierle la vita, anche se non lo avevo ancora deciso", Filippo Turetta, per la prima volta in aula di Tribunale, con Gino Cecchettin a pochi passi da lui che lo scruta, racconta l'orrore e la violenza di un anno fa, quando iniziò a progettare di rapire l'ex fidanzata, Giulia, ed "eventualmente" ucciderla, portando a termine questo piano feroce la sera dell'11 novembre. (iLMeteo.it)

Turetta e le ricerche online dopo aver ucciso Giulia Cecchettin: «Cosa faresti se tuo figlio ti confessasse un omicidio?»

Turetta non merita alcuna attenuante: non c’è pentimento, non c’è rispetto per la vittima e la famiglia. «L’udienza di Filippo Turetta ha certificato in tutto le imputazioni e le aggravanti. (Corriere della Sera)

Ne è convinta Ameya Gabriella Canovi, psicologa con un dottorato di ricerca nell’ambito dello studio delle emozioni e della psicologia dell’educazione alle spalle. Le telefoniamo dopo l’udienza che ha visto Turetta a testimoni… (La Nuova Venezia)

Poi li ho visti, non è stato facile. «All’inizio non sapevo se i miei genitori sarebbero venuti a trovarmi e avrebbero mantenuto i contatti dopo quello che avevo fatto e questo ovviamente mi pesava e mi metteva molto in ansia. (Corriere della Sera)