Processo Turetta, faccia a faccia con l’assassino: il nostro sguardo sul Male

Processo Turetta, faccia a faccia con l’assassino: il nostro sguardo sul Male
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La Stampa INTERNO

Assistere al processo a Filippo Turetta non ci dice nulla in più di quanto già sappiamo sul male, su come si origina, su come si può perseguire. La tragica e ordinaria banalità delle sue parole («Volevo tornare insieme a lei, avere un rapporto insieme») ci ricorda che, come insegna Hannah Arendt, la genesi del male spesso non è da ricercarsi nella mancanza di intelligenza, ma nell’incapacità di i… (La Stampa)

La notizia riportata su altri giornali

Che sia una domanda sul perché ha acquistato lo scotch o su quando ha messo in auto i coltelli, Filippo Turetta - sguardo rivolto sempre in basso, tono di voce monocorde e calma apparente- ogni volta prende tempo e indugia, prima di rispondere e raccontare come e perché ha ucciso la fidanzata Giulia Cecchettin, 22 anni, ammazzata l’11 novembre 2023 con 75 coltellate a Fossò, in provincia di Venezia. (Liberoquotidiano.it)

Sei ore e mezza di interrogatorio bastano e avanzano. E persino acquisti multipli "per maggior sicurezza". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Filippo Turetta ha raccontato in un lungo memoriale la sua storia con Giulia Cecchettin, la giovane che ha brutalmente ucciso, e il suo disagio sociale. Turetta descrive un’esistenza isolata, caratterizzata da un profondo senso di solitudine e dalla difficoltà di instaurare amicizie e relazioni: «Vedevo tanti che avevamo bei gruppi di amici o erano fidanzati e io ero un po’ invidioso. (ilgazzettino.it)

Papà Gino assiste attonito alla confessione. "Abbiamo capito chi è, ora è chiarissimo"

Filippo Turetta si presenta davanti alla Corte d’assise di Venezia alle 9,28. Tornerà in carce… (la Repubblica)

Il processo lo sto seguendo poco: non per disinteresse, ma come forma di “autotutela”. «Filippo Turetta era il mio migliore amico e adesso non riesco nemmeno più a guardarlo. (Il Mattino di Padova)

Il 54enne, che nell'anno più lungo della sua esistenza è riuscito a mettere da parte l'odio per impegnarsi nella lotta alla violenza di genere, non si è fatto travolgere dall'onda di sentimenti contrastanti ed è rimasto lo stesso di sempre. (il Giornale)