Da “La zona d’interesse” a “Perfect Days”: il 2024 del cinema che amplia gli orizzonti della società

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Riflessioni sulla società e sulle sue storture che ne hanno caratterizzato il passato e ne segnano il presente. Riflessioni che, dall’Europa, guardano agli Stati Uniti fino al Medio Oriente, segnando il viaggio cinematografico collettivo di quest’anno che si riflette inevitabilmente sul singolo, sull’importanza delle scelte personali che possono rendere migliore o peggiore una società. Film cardine di quest’annata cinematografica è “La zona d’interesse” di Jonathan Glazer, una riflessione contemporanea agghiacciante sullo sguardo e sulle immagini dell’orrore, ritornando sulla “banalità del male” che circonda la vita quotidiana del comandante di Auschwitz, proprio nei pressi del campo di concentramento. (BergamoNews.it)

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E anche quest'anno ecco a voi la lista (non la classifica) delle scene più significative del cinema. Nel bene e nel male. Occhio agli spoiler! (Movieplayer)

Mentre ancora molti sono intenti a digerire i pranzi e le cene dei giorni di Natale, fine anno si avvicina ed è quindi tempo di fare qualche bilancio. Dalla fantascienza postapocalittica di Furiosa al femminismo esplosivo di Povere creature!, passando per il crime movie di Dostoevskij e le cospirazioni di Conclave, fino all’Olocausto di La zona d’interesse, ma oltre alla Top 10 dei migliori film ci siamo voluti concentrare anche su mini-classifiche a tema specifico. (Best Movie)

Anno nuovo, nuove grandi emozioni al cinema. (Best Movie)

I migliori esordi italiani del 2024: da Io e il Secco fino ad Animali randagi

Si parla, dunque, soprattutto di pellicole che hanno avuto un costo molto alto e che, al botteghino, non solo non sono riuscite a guadagnare, ma nemmeno a rientrare della spesa effettuata. Non è un discorso legato alla soggettività dei gusti, quanto alla freddezza dei numeri. (il Giornale)

In un 2024 in cui, per la prima volta in cinquant’anni, i dieci migliori incassi al cinema dell’anno sono stati reboot, sequel ed episodi di franchise consolidati, è evidente come da un lato il settore sembra aver finito le idee, in un continuo riciclo di storie utilizzate soprattutto per battere cassa, mentre dall’altro ci sia anche un probabile effetto nostalgia e un bisogno di sicurezza che influiscono sulle scelte degli spettatori. (The Vision)

C'è un cinema italiano che sperimenta, che ci prova, che tenta di uscire dai soliti binari, scambiando i generi, mostrando e dimostrando che l'esperienza è relativa se, dietro, c'è il supporto di un'idea narrativa e visiva. (Movieplayer)