Macron in un cul de sac. I socialisti pronti a collaborare: "Ma vogliamo un premier di sinistra"

Macron in un cul de sac. I socialisti pronti a collaborare: Ma vogliamo un premier di sinistra
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Secolo d'Italia ESTERI

All'indomani del discorso televisivo alla nazione, visto da 18 milioni di francesi, Emmanuel Macron è alle prese con le consultazioni in vita della nomina del nuovo premier dopo la caduta del governo Barnier, in carica per soli tre mesi. Lo stallo è palpabile ma il presidente sempre più solo (Secolo d'Italia)

Ne parlano anche altre testate

Nella vita politica le trappole sono all’ordine del giorno. Dopo il deludente risultato della sua lista nelle elezioni europee della scorsa primavera, ha sciolto l’Assemblea Nazionale e ha indetto nuove elezioni, nella speranza di ricevere un’approvazione plebiscitaria dal popolo francese. (ilmessaggero.it)

Dopo le... Non è Luigi Filippo, l'ultimo re di Francia costretto ad abdicare nel 1848, ma Emmanuel Macron, il presidente della Quinta Repubblica francese, che oggi appare come un sovrano isolato. (Virgilio)

Lo afferma Fitch Ratings in un nuovo report sul tema, evidenziando che le metriche fiscali del paese, che sono più deboli rispetto ai peer della categoria di rating, e i suoi maggiori rischi di politica fiscale sono stati importanti fattori trainanti della revisione a "Negativo" in ottobre delle prospettive sul rating sovrano "AA-" del paese. (LA STAMPA Finanza)

Rebus governo in Francia (e Le Pen minaccia il bis)

Il governo presieduto da Michel Barnier è caduto dopo appena tre mesi di vita, grazie a una mozione di sfiducia promossa dalla coalizione delle sinistre del Nouveau front populaire e appoggiata dal Rassemblement national (Rn) di Le Pen-Bardella. (Limes)

PARIGI — Emmanuel Macron lancia le consultazioni per formare un nuovo «governo di interesse nazionale» basato su accordi di «non sfiducia». Dopo la caduta di Michel Barnier, il presidente cerca una soluzione alla crisi scoppiata nel mezzo dell’approvazione della Finanziaria. (la Repubblica)

All'Eliseo si negozia. Il governo di «interesse generale» evocato da Macron non è alle viste. (il Giornale)