Swatch scivola in borsa dopo una semestrale deludente

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FashionNetwork.com IT ECONOMIA

Swatch scivola in borsa dopo una semestrale deludente Di Ansa Pubblicato il scivola in Borsa a Zurigo dopo un semestre deludente, che ha visto ricavi in calo del 14,3% a 3,44 miliardi di franchi (3,53 miliardi di euro) e l'utile in picchiata da 498 a 147 milioni di franchi, ossia da oltre mezzo miliardo a 150,8 milioni di euro. L'utile operativo è sceso da 686 a 204 milioni di franchi (da 703,92 a 209,33 milioni di euro). (FashionNetwork.com IT)

Ne parlano anche altri giornali

Swatch registra un calo del 14,3% delle vendite nette nel primo semestre 2024, con un profitto operativo dimezzato. La debolezza del mercato cinese pesa sul gruppo, con solo il marchio Swatch a resistere e aumentare le vendite del 10%. (FIRSTonline)

In termini percentuali, il primo semestre ha registrato un calo del 14% su base annua, mentre, in valute locali, le vendite sono scese dell’11%. Il rallentamento del mercato cinese trascina in territorio negativo i conti della svizzera Swatch Group. (Pambianconews)

Il motivo della significativa riduzione delle vendite è stato il forte calo della domanda di beni di lusso in Cina, a Hong Kong e a Macao, spiega Swatch nel comunicato. (RSI.ch Informazione)

70% l’utile operativo: Swatch Group: numeri in flessione nel bilancio a sei mesi

2 minuti Stando a una nota diffusa lunedì, il gruppo orologiero, che comprende noti marchi come Omega, Longines e Tissot, ha registrato un fatturato di 3,45 miliardi di franchi fra gennaio e giugno. (tvsvizzera.it )

Il forte calo delle vendite penalizza il titolo Swatch alla Borsa di Zurigo. Il comparto del lusso sta scontando la frenata dell'economia cinese Il più grande produttore di orologi al mondo (proprietario di brand famosi come Tissot, Longines e Omega nonché dell’omonimo orologio in plastica) ha dichiarato che nella prima metà dell’anno le vendite nette sono diminuite del 14,3% e del 10,7% a valuta costante, a 3,445 miliardi di franchi, riflettendo un forte calo della domanda di beni di lusso in Cina, tra cui Hong Kong e Macao e un impatto valutario negativo di 145 milioni di franchi. (Start Magazine)

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