Natale da sola? Perché no? Come trascorrere una giornata piacevole senza cedere alla malinconia
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Vivere lontano dalla propria famiglia, dover lavorare, ma anche provare avversione nei confronti delle feste comandate, o non essere più disposte a sottostare a dinamiche familiari a cui si è insofferenti: sono diverse le ragioni per cui sempre più persone si trovano a trascorre le festività in solitudine. Ma il Natale è il rituale collettivo per antonomasia, e la narrazione universale delle fest… (la Repubblica)
La notizia riportata su altre testate
Secondo recenti dati e testimonianze raccolte da associazioni impegnate nel contrasto alla solitudine, il numero di persone che trascorreranno il Natale in solitudine è in crescita. (ravennanotizie.it)
Giorni scanditi da grandi pranzi, da camini accesi, da maratone di film e serie tv da fare insieme: insieme a persone che vedi tutti i giorni, ma anche assieme a persone che non vedi da mesi, o anche da anni. (Il Faro online)
Questo fenomeno, noto come Christmas Blues, racconta di un disagio emotivo diffuso durante le feste, caratterizzato da malinconia, irritabilità e difficoltà a vivere il clima gioioso tipico di questo periodo. (Men's Health)
“Natale e solitudine: i consigli dello psichiatra Crepet per affrontare la malinconia delle feste” “Natale e solitudine: i consigli dello psichiatra Crepet per affrontare la malinconia delle feste” (altovicentinonline.it)
Per molti il periodo natalizio è sinonimo di gioia e condivisione, ma per altri rappresenta una fonte di ansia, malinconia e stress. Assosalute, l’associazione nazionale farmaci di automedicazione, ha esplorato questo fenomeno noto come Christmas blues attraverso una ricerca condotta da Human Highway. (Unica Radio)
Vigilia di Natale. Essere single sotto le Feste può rivelarsi d’un tratto “scomodo”, per via dei parenti-serpenti.Sono in molti, infatti, quando ci si presenta soli al tavolo delle feste, a ritenersi in diritto di fare molte domande: “Ma quando lo trovi un fidanzato?”, “Hai intenzione di rimanere zitella?”, sembrano questioni d’altro tempo, eppure. (la Repubblica)