Cosa c’è nel disegno di legge sull’intelligenza artificiale (e quali sono i punti critici)
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Il disegno di legge sull’intelligenza artificiale (IA), approvato dal Senato e ora in attesa del passaggio alla Camera, traccia le linee guida della strategia italiana su questa tecnologia. I principi fondamentali mirano a difendere i diritti, le libertà individuali e i valori democratici. Le applicazioni pratiche riguarderanno settori chiave come difesa nazionale, sanità, ricerca scientifica, giustizia, lavoro e cybersicurezza (la Repubblica)
La notizia riportata su altre testate
È questo il doppio binario tracciato dal ddl recante “disposizioni e deleghe al Governo in materia di intelligenza artificiale”. (Ipsoa)
L’ articolo 8 sulla ricerca scientifica nella AI del Disegno di Legge 1146 IA – approvata il 19 marzo in Senato e che ora deve passare al vaglio della Camera – presenta un testo oggi molto più ampio ed articolato rispetto a quello iniziale. (Agenda Digitale)
Dopo quasi un anno dall’approvazione in Consiglio dei ministri, il disegno di legge sull’intelligenza artificiale ha ottenuto il primo via libera dal Parlamento. Il Senato ha approvato il testo, composto da 26 articoli, che delega il Governo a emanare entro un anno uno o più decreti legislativi per adeguare la normativa italiana al regolamento europeo del 13 marzo 2024. (Policy Maker)
"Se votate contro questo emendamento state votate contro gli interessi nazionali", ha detto in Aula il presidente dei senatori del Partito democratico, Francesco Boccia, mentre l'Assemblea esamina il disegno di legge recante disposizioni e delega al governo in materia di intelligenza artificiale (Tiscali Notizie)
Cambia il disegno di legge sull'intelligenza artificiale, che ieri è stato approvato al Senato con diverse novità e passa ora alla Camera per l’ok definitivo. Ma anche una revisione dei nuovi reati e meno vincoli per la ricerca e per le forze di polizia (quando lavorano per la “sicurezza nazionale” contro terroristi e cybercriminali). (ilmessaggero.it)
Mentre le aziende tecnologiche spingono verso un’adozione sempre più capillare, i governi e le istituzioni si trovano a dover regolamentare l’utilizzo di (Io Donna)