Cannabis light, molti negozi chiuderanno: il governo dice no a un modello che ha devastato i giovani

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Secolo d'Italia INTERNO

Il governo ha detto no alla cannabis light e molti negozi dovranno chiudere. Verso di loro c'è la massima comprensione, poiché hanno intrapreso un'attività partendo dal presupposto di una legge, e bisognerà trovare delle soluzioni di compensazione sul piano economico per sostenerli. Il presidente della Camera, Fontana, ha espresso (Secolo d'Italia)

Su altre fonti

«Sono contrario ai negozi e alla vendita della cannabis light, mi spiace e spero si possa dare una mano ai lavoratori del comparto per soluzioni differenti, è una questione personale, sono personalmente contrario»: lo ha detto il presidente della Camera Lorenzo Fontana alla cerimonia del Ventaglio. (Corriere TV)

L'emendamento al Ddl Sicurezza, approvato nelle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera, che prevede la stretta sulla cannabis light equiparata a quella non light, mette a rischio la sopravvivenza di un intero comparto impegnato in una coltivazione dove sono stati fatti investimenti significativi. (Alto Adige)

"Il divieto sulla produzione di cannabis light che il governo ha inserito nel ddl sicurezza è una follia oscurantista che, se approvata, colpirebbe una filiera produttiva importante e in crescita", dichiara Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista. (Il Centro)

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TRENTO. L'emendamento al Ddl Sicurezza, approvato nelle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera, che prevede la stretta sulla cannabis light equiparata a quella non light, mette a rischio la sopravvivenza di un intero comparto impegnato in una coltivazione dove sono stati fatti investimenti significativi. (l'Adige)

Innamorata della natura e persino di più dei cavalli, Cristina Guarda, classe 1990, fresca europarlamentare con Avs (Alleanza Verdi e Sinistra), proprio in seguito a una caduta da cavallo ha iniziato a soffrire di cefalea cronica. (Corriere della Sera)

L’imprenditore Marco Tosi, uno dei soci fondatori della Mec Cannabis, lavora più di 12 ore al giorno tra le sue serre ai confini della Brianza dove coltiva cannabis light, marijuana con THC così basso da essere legale. (corriereadriatico.it)