Nell’inchiesta sugli ultrà i dialoghi sulla fanzine della Curva Nord: “Facciamo 50mila euro al mese, ce ne costa solo 600, io devo fare i regali compà...”

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La Repubblica SPORT

Marco Ferdico e Antonio Bellocco sono in auto, nel piazzale Angelo Moratti, davanti al Meazza. E’ il 5 gennaio 2023. Il portavoce della curva nerazzurra e l’erede di una delle più potenti famiglie di ‘ndrangheta parlano dei fatti della curva, delle trasferte da organizzare, degli affari allo stadio. Ferdico informa il suo sodale, ucciso lo scorso 4 settembre dall’altro capo della curva nord Andre… (La Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

Il comunicato del tifo organizzato nerazzurro in cui vengono annunciati cambiamenti e indicato l'inizio dei problemi: «Quando abbiamo accentrato il sistema di autofinanziamento» (Open)

Questa sera a Striscia la notizia (Canale 5, ore 20:35) Pinuccio torna sull’inchiesta che indaga sui possibili legami tra esponenti delle curve di Milan e Inter, elementi legati alla ‘ndrangheta e organizzatori “ufficiali” di alcuni concerti. (Striscia la notizia)

Il rapporto tra calcio e criminalità organizzata esiste da sempre e da sempre è uno degli spazi meno indagati e dibattuti. Le parole della suocera di Bellocco rivolte a Berto, fratello dell’assassinato: «Devi combinare una strage». (Corriere della Sera)

La curva in Sardegna e il locale a Porto Cervo: “Ai romani gli rompiamo la testa”. Un intrico di società e un summit segreto a Pioltello per i guai sull’isola

Ogni giorno arrivano nuove indiscrezioni che riguardano l’indagine della procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano sugli ultras di Inter e Milan, alcuni di questi nei giorni scorsi sono finiti agli arresti e ai domiciliari. (CalcioMercato.it)

L’inviato di Striscia raccoglie la testimonianza di un addetto ai lavori, che rivela che «Matteo Norrito (uno degli ultrà nerazzurri raggiunti da misure cautelari per le attività illegali nelle curve, ndr) aveva accesso ai camerini degli artisti e ad aree inaccessibili ad altri. (fcinter1908)

) che spunta con il ruolo di “inviato“ del capo ultrà dell’Inter Andrea Beretta nella zona di Porto Cervo per sbloccare la situazione perché “non abbiamo cavato un ragno dal buco, siamo andati quasi a problemi fra di noi per colpa di scoppiati”. (IL GIORNO)