Via libera della Camera alla risoluzione della maggioranza sul Consiglio Ue. Fischi e urla in Aula · LaC News24
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Via libera dell'Aula della Camera alla risoluzione della maggioranza sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio Europeo. I sì sono stati 188, i no 125 e 9 gli astenuti. «L'Europa di Ventotene non è la mia», le parole di Meloni mettono in discussione l’orientamento che ha guidato l’Italia per decenni La discussione in Aula «Non so se questa è la vostra Europa ma certamente non è la mia», ha detto la presidente del Consiglio alla Camera, che in conclusione della sua replica ha citato alcuni passaggi del Manifesto di Ventotene, rivolgendosi alle opposizioni. (LaC news24)
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Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie Meloni alla Camera: “Europa del Manifesto di Ventotene non è la mia”. Scoppia il caos (TV2000)
Il premier ha concluso il suo intervento con una serie di citazioni dal testo redatto nel 1941 da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni, che furono confinati sull’isola di Ventotene dal regime fascista, senza aggiungere altro. (Nicola Porro)
Questa mattina, durante la seduta alla Camera, Giorgia Meloni ha citato il Manifesto di Ventotene per criticare l’uso del documento da parte delle opposizioni e dei manifestanti che sabato scorso avevano partecipato alla manifestazione a Piazza del Popolo a Roma, in difesa dell'Europa. (Fanpage.it)
Nel confronto con il suo staff, nelle telefonate che anticipano il suo atterraggio nella capitale belga, la premier è convinta delle coerenza delle cose che ha detto, consapevole — spiega ai suoi — di aver forse rotto un tabù, di aver detto una verità storica scomoda, ma irremovibile nelle ragioni di fondo del suo gesto: e cioè che storicamente la destra italiana, sin dal voto di adesione alla Comunità europea nel 1952, non si è mai discostata dall’obiettivo di un modello europeo confederale. (Corriere Roma)
Dopo gli interventi in aula dei deputati (18 gli scritti a parlare) è prevista la replica della presidente del Consiglio, successivamente, si passa alle dichiarazioni di voto con gli interventi dei leader Pd e M5S, Elly Schlein e Giuseppe Conte, e infine, il voto sulle cinque risoluzione dei partiti di opposizione, Pd, M5S, Iv, Avs e Azione. (la Repubblica)
Non si può certo dire che, anche stavolta, Giorgia Meloni non abbia colto nel segno. (LA NOTIZIA)