Così la leader ha voluto parlare alla sua base «sovranista» (in risposta a piazza del Popolo)

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Corriere Roma INTERNO

Nell’aereo di Stato che la porta a Bruxelles, nel pomeriggio, dopo la bagarre che si è scatenata alla Camera sulle sue parole, Giorgia Meloni non arretra di un millimetro. Nel confronto con il suo staff, nelle telefonate che anticipano il suo atterraggio nella capitale belga, la premier è convinta delle coerenza delle cose che ha detto, consapevole — spiega ai suoi — di aver forse rotto un tabù, di aver detto una verità storica scomoda, ma irremovibile nelle ragioni di fondo del suo gesto: e cioè che storicamente la destra italiana, sin dal voto di adesione alla Comunità europea nel 1952, non si è mai discostata dall’obiettivo di un modello europeo confederale. (Corriere Roma)

Su altre fonti

Con il suo attacco al Manifesto di Ventotene, scritto nel 1941 da tre dissidenti del regime fascista – Spinelli, Rossi e Colorni – mentre erano al confino nell’isola pontina e considerato il testo ispiratore dell’Unione europea, è riuscita nell’impresa di spostare il dibattito sul Piano di Riarmo Ue ad una sterile e strumentale polemica sulla portata di un documento decontestualizzato dal periodo storico in cui venne redatto. (LA NOTIZIA)

I sì sono stati 188, i no 125 e 9 gli astenuti. Via libera dell'Aula della Camera alla risoluzione della maggioranza sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio Europeo. (LaC news24)

E infatti, fino all’ultimo passaggio — due minuti che hanno scatenato l’inferno — a dominare la giornata erano state piuttosto le divisioni nella maggioranza. «Meloni non ha il mandato per approvare il ReArm Ue. (Corriere Roma)

Questa mattina, durante la seduta alla Camera, Giorgia Meloni ha citato il Manifesto di Ventotene per criticare l’uso del documento da parte delle opposizioni e dei manifestanti che sabato scorso avevano partecipato alla manifestazione a Piazza del Popolo a Roma, in difesa dell'Europa. (Fanpage.it)

Ieri, alla Camera, Giorgia Meloni ha stroncato senza mezzi termini il Manifesto di Ventotene, che molti a sinistra non hanno letto eppure continua a rimanere intoccabile, un documento che proponeva un modello sovietico di società, intriso di socialismo reale e rivoluzionario. (Nicola Porro)

Oggi si sposta alla Camera la discussione sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo di domani. (la Repubblica)