Corea del Sud, il presidente Yoon difende la legge marziale: «Il Parlamento è un mostro che distrugge la democrazia»
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Il leader ha fatto un altro discorso alla nazione dopo aver gettato il Paese nel caos: «Se sarò sottoposto a impeachment, lo affronterò in modo equo». L'opposizione presenta una nuova mozione Il presidente della Corea del Sud Yoon Suk-yeol si è rivolto ancora alla nazione in un discorso trasmesso dalle televisioni locali, a riportarlo è l’agenzia Yonhap. È la seconda volta dopo la dichiarazione della legge marziale, poi bocciata, il 3 dicembre. (Open)
Se ne è parlato anche su altri media
Yoon Suk-yeol giura di combattere con il popolo "fino all'ultimo minuto" contro i tentativi di rimuoverlo dall'incarico e descrive l'imposizione della legge marziale come "un giudizio politico altamente calibrato". (Today.it)
Dalle cliniche di chirurgia plastica alle aziende turistiche e alle catene alberghiere, il settore dell'ospitalità della Corea del Sud è giocoforza assai diffidente nei confronti del potenziale impatto di una crisi politica prolungata: alcuni viaggiatori stranieri stanno annullando i viaggi in seguito al breve periodo di legge marziale della scorsa settimana. (la Repubblica)
“Dobbiamo impedire che le forze e i gruppi criminali che hanno portato alla paralisi dell’amministrazione governativa prendano il controllo dell’amministrazione statale e minaccino il futuro della Repubblica di Corea, qualunque cosa accada". (La Stampa)
Sì è stato un gesto estremo, potremmo definirlo un sucidio politico. “Le istituzioni della Corea del Sud hanno retto e la società civile ha dimostrato ancora di non essere disposta ad accettare presidenti che rifuggono dalle loro responsabilità”. (Il Fatto Quotidiano)
Dopo il caos politico provocato dalla legge marziale da lui indetta a inizio dicembre, il presidente della Corea del Sud Yoon Suk-yeol ha difeso la sua decisione, definendola un atto di governo e ha negato le accuse di ribellione giovedì, respingendo i tentativi di impeachment contro di lui guidati dall'opposizione e le indagini sul provvedimento della scorsa settimana. (Euronews Italiano)
Il capo della polizia nazionale della Corea del Sud e quello di Seul sono stati arrestati per il loro ruolo nell’applicazione del decreto sulla legge marziale dichiarato il 3 dicembre dal presidente Yoon Suk-yeol (Open)