Boccia-Sangiuliano, le mosse di una sinistra disperata per tenere il caso in vita

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Supersintesi: la Boccia non può, anzi non deve sparire. Siamo davanti a una versione trash (con aggiunta di cozze e vongole) del celebre romanzo di Stephen King, poi divenuto film di Rob Reiner, Misery non deve morire. Non osi un malcapitato scrittore far venir meno una sua protagonista, perché qualche lettrice ossessionata e psicopatica potrebbe sequestrarlo e imporgli con la violenza di farla “resuscitare”, sotto minaccia di conseguenze atroci. (Liberoquotidiano.it)

La notizia riportata su altre testate

Lo scrive l'imprenditrice campana su Instagram postando il video dell'intervento della premier a Cernobbio, nel passaggio in cui, senza citarla, Meloni parla dell'imprenditrice di Pompei resa nota dal caso Sangiuliano (AGI - Agenzia Italia)

Nuovo attacco di Maria Rosaria Boccia contro Gennaro Sangiuliano. "Ma mi chiedo: una persona che si è dimessa da ministro e che ha detto tante bugie può tornare a lavorare nel servizio pubblico televisivo? Può chi manipola la verità può lavorare per la Tv di Stato, per di più in ruoli di comando?". (la Repubblica)

Fabio Benassi — Parma Dimettersi, prima d’esservi costretto, sarebbe stata un’intelligente eleganza, una bella battuta di spirito. Sangiuliano si era invece incatenato alla poltrona. E la parola «irrevocabili» esprime lo stesso comico sussiego con… (la Repubblica)

Sangiuliano: «Odio contro di me, ho bisogno di stare accanto a mia moglie. E ora denuncio»

Voi vi rendete conto? Stiamo ad un elemento di squallore che, per quanto tipico di tutti quanti i tradimenti, ha dello straordinario. (Nicola Porro)

Ma Capezzone fa una riflessione che va oltre quanto accaduto sul piano della cronaca e sposta il focus della questione su un aspetto puramente politico: "È evidente che il gelato è cascato per terra e ora sia la signora Boccia che la sinistra cercano una strada per non far spegnere i riflettori su una vicenda che si è chiusa con le dimissioni del ministro Sangiuliano", afferma Capezzone nello studio di Giuseppe Brindisi. (Liberoquotidiano.it)

Che precipita all’improvviso. La mattina di Gennaro Sangiuliano inizia nel suo ufficio di ministro alla Cultura nel palazzo del Collegio romano che fu la scuola dei Gesuiti. Gennaro Sangiuliano ha dato le dimissioni nel pomeriggio di un’altra giornata di passione. (Corriere della Sera)