Abisso Bueno Fonteno, salva la speleologa Ottavia Piana. Un soccorritore lericino: “Gli eroi non siamo noi, ma lei”
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"Gli eroi non siamo noi ma Ottavia, che è riuscita a resistere per 75 ore in condizioni estreme. Noi abbiamo fatto solo quello che dovevamo". A parlare è Michele Pazzini, lericino doc, istruttore nazionale di soccorso speleologico che ha partecipato alle operazioni per il recupero della speleologa esperta Ottavia Piana che durante un'esplorazione, grazie alla quale è stato individuato un nuovo passaggio all'interno nell'Abisso Bueno Fonteno nella Bergamasca, è rimasta coinvolta in un incidente in grotta. (CittaDellaSpezia)
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Riunione in Prefettura per fare il punto sulle attività di soccorso nel Comune di Fonteno Riunione in Prefettura per fare il punto sulle attività di soccorso nel Comune di Fonteno volte a riportare in superfice la speleologa ferita (Ministero dell‘Interno)
La 32enne portata fuori, dopo 75 ore di intervento, dai meandri della grotta di Bueno Fonteno è una speleologa. Nulla a che vedere, insomma, con i tantissimi alpinisti sprovveduti, esploratori estremi, influencer della montagna di cui quotidianamente si scrive e si parla BERGAMO. (il Dolomiti)
E un silenzio quasi surreale, eccezion fatta per le fronde degli alberi mosse dall’aria gelida. Il signor Pierluigi è il papà di Ottavia Piana. (Corriere della Sera)
Bergamo, responsabile Soccorso Alpino Lombardo: "Ottavia era ansiosa di uscire" 18 dicembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
"E' stato un intervento molto complesso, che e' durato quattro giorni. Le persone coinvolte sono state globalmente 130. Noi avevamo sempre una squadra di 10-12 persone in grotta che lavorava sulla ferita, tra cui i tecnici che si occupavano della movimentazione della barella e poi anche un medico e un infermiere sulla paziente ferita. (Tiscali Notizie)
«I nostri soci hanno un’assicurazione che copre i costi di soccorso in caso di infortunio». In molti negli ultimi giorni si sono chiesti sui social: chi paga l’intervento per il recupero di Ottavia Piana? «Non i cittadini» conferma a La Stampa il presidente della Società Speleologica Italiana Sergio Orsini. (La Stampa)