“Il Papa sta con i nemici dell’Occidente, e su Israele ha sempre avuto un atteggiamento poco equilibrato”
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Di Nathan Greppi Non sono mancate le reazioni alle recenti parole di Papa Francesco, che nel suo libro La speranza non delude mai (scritto assieme al giornalista argentino Hernán Reyes Alcaide e pubblicato da Piemme) ha affermato in merito all’operazione militare israeliana contro Hamas a Gaza che bisognerebbe “indagare con attenzione per determinare se s’inquadra nella definizione tecnica di genocidio formulata da giuristi e organismi internazionali”. (Mosaico-cem.it)
La notizia riportata su altri media
R: Genocidio. Ovviamente Papa Francesco, nell’usare questo termine, avrà consultato esperti di diritto internazionale che conoscono molto bene la situazione palestinese. D: Che ne pensa, prof. Mascia, del termine genocidio usato anche da Papa Francesco? (Oggi Treviso)
E il riferimento al genocidio è un nuovo gradino, il più alto”. Il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni si esprime in merito alle parole di papa Francesco sulla condotta di Israele e sul genocidio in un’intervista pubblicata oggi sul Corriere della Sera. (Shalom.it)
Ruth Dureghello ha guidato la Comunità ebraica di Roma dal 2015 al 2023. Ha incontrato spesso Papa Francesco. Ed è rimasta colpita dal libro sul Giubileo in cui Bergoglio chiede di determinare se a Gaza sia in corso un genocidio (Open)
Appena trenta giorni dopo il 7 ottobre 2023, Time Magazine ha pubblicato un articolo dal titolo: Quello che sta succedendo a Gaza è un genocidio? Gli esperti stanno valutando. Un anno (Inside Over)
Gentile Direttore Feltri, nel suo ultimo libro, La speranza non delude mai, il papa scrive che Israele potrebbe essere colpevole di genocidio nei confronti del popolo palestinese, dando forza così alla tesi della sinistra che vorrebbe gli ebrei autori di una sorta di pulizia etnica, ovvero di sterminio. (il Giornale)
Ma cos’ha detto di sbagliato il papa per attirarsi un tale profluvio di reazioni, anche scomposte e aggressive? Cosa c’è di tanto grave in quella domanda che brucia l’umana ragione almeno dal 26 gennaio scorso? (il manifesto)