“Le parole del Papa su Gaza e la nostra coscienza assopita” di Davide Romano

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BlogSicilia.it ESTERI

C’è un momento in cui le parole diventano pietre. Non macigni che feriscono, ma pietre d’inciampo, capaci di fermarci sulla strada e costringerci a riflettere. Questo è quanto ha fatto Papa Francesco nel suo ultimo intervento sulla crisi di Gaza, contenuto nel libro “La speranza non delude mai”. E noi non possiamo permetterci di restare indifferenti. Di fronte alle tragedie del Medio Oriente, il Papa non si nasconde dietro formule diplomatiche. (BlogSicilia.it)

La notizia riportata su altre testate

Ness... Il Pontefice chiede verifiche su un possibile sterminio di massa a Gaza, usando con troppa disinvoltura una formula che, nel diritto internazionale, dovrebbe avere un significato preciso. (La Verità)

Il quesito del pontefice nella sua cauta e soppesata formulazione non si espone all’insidia della sovrapposizione del piano giuridico con quello politico e morale. (Gariwo, la foresta dei Giusti)

Ne parliamo assieme con uno dei massimi esperti di Diritto Internazionale e Diritti Umani: il prof. Marco Mascia, direttore del Centro dei Diritti Umani dell’Università di Padova. R: Genocidio. Ovviamente Papa Francesco, nell’usare questo termine, avrà consultato esperti di diritto internazionale che conoscono molto bene la situazione palestinese. (Oggi Treviso)

Ruth Dureghello: “Il Papa legittima la propaganda contro Israele, evocare il genocidio alimenta l’antisemitismo”

Le parole di Papa Francesco sulla guerra a Gaza da lui ravvisata come un possibile «genocidio» al punto da aver chiesto alla comunità internazionale di indagare in tal senso, stanno scavando solchi profondissimi e inediti con il mondo religioso ebraico. (ilmessaggero.it)

Pellegrini verso un mondo migliore sono stati riportati in esclusiva dal quotidiano La Stampa e subito, come spesso accade quando parla o, peggio, scrive Francesco, alcune affermazioni del pontefice hanno fatto sobbalzare molti sulla sedia. (L'Opinione)

Ruth Dureghello ha guidato la Comunità ebraica romana per otto anni, tra il 2015 e il 2023, ha incontrato Papa Francesco in diverse occasioni, a partire dalla visita che il Pontefice fece al Tempio Maggiore della capitale nel 20… (La Stampa)