Russia – Ucraina, Scholz telefona a Putin: “Ritiri le truppe e negozi la pace con Kiev”

Russia – Ucraina, Scholz telefona a Putin: “Ritiri le truppe e negozi la pace con Kiev”
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Il leader tedesco Olaf Scholz ha avuto oggi una lunga conversazione telefonica con il presidente russo Vladimir Putin, a cui ha chiesto il ritiro delle truppe dall'Ucraina e l'avvio di un processo che porti a una pace "giusta e duratura". (Fanpage.it)

Ne parlano anche altri media

Il presidente statunitense Joe Biden condividerà le sue preoccupazioni con gli altri leader sull’arrivo dei soldati nordcoreani in Russia. “Si aspettava una serie coordinata di decisioni politiche" in risposta all'accordo nordcoreano. (la Repubblica)

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente russo Vladimir Putin hanno parlato al telefono per circa un’ora nel primo pomeriggio di oggi, venerdì 15 novembre. Si tratta del primo colloquio diretto tra i due leader da quasi due anni: l’ultima volta risaliva infatti al dicembre 2022. (Open)

Condanna della guerra in Ucraina, ritiro delle truppe e avvio dei negoziati con Kiev: queste le richieste del cancelliere tedesco alla controparte russa. Scholz ha chiesto a Putin di "negoziare con l'Ucraina con l'obiettivo di raggiungere una pace giusta e duratura, sottolineando la determinazione incrollabile della Germania a sostenere l'Ucraina nella sua battaglia difensiva contro l'aggressione russa finché necessario". (il Giornale)

Scholz chiama Putin: «Negoziare la pace in Ucraina». Ira Zelensky: «Così lo zar è meno isolato»

Ma i resoconti ufficiali descrivono uno scambio di opinioni duro («franco», nel linguaggio diplomatico usato dal Cremlino) che non sembra lasciare spazio a veri spiragli per la fine del conflitto in Ucraina in tempi brevi. (ilgazzettino.it)

Dopo quasi due anni, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente russo Vladimir Putin si sono parlati al telefono questo pomeriggio. (Corriere della Sera)

Scholz secondo quanto si apprende ha esortato il numero uno del Cremlino a ritirare le truppe dall'Ucraina e a negoziare con Kiev con l'obiettivo di «una pace giusta e duratura». (L'Unione Sarda.it)