Quando saranno i funerali di Liam Payne
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La morte di Liam Payne ha lanciato non solo strascichi profondi nei fan dell'artista e dei One Direction, ma anche decine di domande, tutte legate al modo in cui è scomparso e in cui ha vissuto i suoi ultimi giorni. Caduto dal balcone della sua camera d'albergo a Buenos Aires lo scorso 16 ottobre, il corpo di Payne è rimasto a disposizione degli inquirenti argentini per diverse settimane, fino al trasferimento della salma nel Regno Unito avvenuto, come riporta il Mirror, lunedì 4 novembre. (Cosmopolitan)
Su altri giornali
Sono «incriminate per abbandono e somministrazione di narcotici». La svolta dopo aver visionato i filmati del circuito di videosorveglianza e le audizioni di amici e dipendenti dell'hotel (Open)
Intanto in Argentina proseguono le indagini per verificare chi abbia somministrato il cocktail letale al cantante (Radio Norba News)
Ad accompagnare la salma il padre, Geoff Payne, che si era immediatamente recato in Argentina e ha seguito lo sviluppo delle indagini sulle circostanze che hanno determinato la caduta del figlio dal balcone della stanza al terzo piano dell’albergo. (RSI.ch Informazione)
Come riporta Variety, si tratta di un dipendente dell’albergo, di uno spacciatore e di un “amico” di Payne. Secondo La Nación, i primi due avrebbero fornito al cantante i narcotici, mentre il terzo avrebbe trascorso del tempo con lui prima della tragedia. (Sky Tg24 )
Le tre persone in questione sono state individuate dopo aver analizzato 800 ore di video ricavate dall'impianto di sorveglianza. Uno di loro sarebbe un amico del cantante, una persona che - stando agli inquirenti - avrebbe trascorso con Payne del tempo «ogni giorno» durante il suo soggiorno a Buenos Aires (Vanity Fair Italia)
Secondo quanto riferiscono i media argentini citando fonti vicine alle indagini, la magistratura ha ufficialmente iscritto nel registro degli indagati nelle ultime ore il facoltoso e giovane imprenditore argentino, Rogelio Nores, con l'imputazione di «abbandono di persona» e «istigazione al suicidio». (Corriere della Sera)