Preparatevi al 2025: perché le bollette dei primi mesi aumenteranno per colpa delle tensioni geopolitiche
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Repubblica fa un'analisi delle disposizioni dei magazzini europei. E l'indice del Ttf di Amsterdam non promette nulla di buono Meno vento, più freddo, la concorrenza asiatica sull’acquisto del gas naturale liquefatto, la chiusura del gas russo verso la Moldova. Questi alcuni dei fattori che contribuiranno a un rialzo delle bollette energetiche durante l’inverno. A parlarne è Repubblica. L’indicatore di riferimento per il mercato europeo (il Ttf di Amsterdam) è intorno ai 49 euro per megawattora. (Open)
Su altre fonti
Ufficialmente, perché non ha onorato i suoi debiti. Mentre una svolta imminente in Ucraina al momento non appare realistica, Mosca alza nuovamente il tiro nei confronti dell'Europa con una delle sue armi a disposizione, quella del gas, annunciando l'interruzione delle forniture alla Moldavia, candidata all'adesione all'Ue. (Sky Tg24 )
L’apertura della settimana in rialzo per il gas naturale sulla piazza Ttf di Amsterdam ha confermato le pressione sui prezzi delle nuove tensioni geopolitiche, dal mancato rinnovo del contratto per il transito del gas russo dall’Ucraina allo stop anticipato deciso da Mosca alle fortniture in Moldavia. (ilmessaggero.it)
Per il prossimo anno sono previsti rincari sia sulla bolletta dell’energia elettrica che del gas. In questo momento pesa moltissimo lo stop al transito del gas russo in Ucraina, dal momento che l’accordo tra i due Paesi scadrà oggi, 31 dicembre 2024. (Energia Oltre)
Mosca torna a giocare con il gas. Le è bastato brandire di nuovo la sua arma di esportazione, seppure spuntata dalle diversificazioni, per mettere in moto esperti e previsori dei mercati che già avevano fatto i conti con un inverno particolarmente freddo. (ilgazzettino.it)
I prezzi europei del gas naturale hanno toccato, per la prima volta dall’ottobre 2023, i 50 euro al Megawattora, spinti dalle temperature in ribasso ma soprattutto dai timori del mercato europeo per lo stop dell’Ucraina al transito di gas russo, che scatterà da domani (1° gennaio) con il mancato rinnovo del contratto. (Gazzetta di Parma)
La guerra del gas con la Russia, iniziata nel 2022, non è affatto finita, ma ha solo assunto una nuova forma. Nonostante la riduzione delle forniture dirette, l’Europa continua a fare i conti con l’incertezza energetica, e i recenti aumenti dei prezzi del gas lo dimostrano. (FIRSTonline)