Migliori ristoranti d’Italia: 3 sono siciliani

Migliori ristoranti d’Italia: 3 sono siciliani
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Ci sono tre ristoranti siciliani tra i primi 52 in Italia secondo il Gambero Rosso. Nella classifica della “Guida ristoranti d’Italia 2025” presentata oggi, quello con il punteggio più alto è Duomo, a Ragusa, sedicesimo con 92 su 100. Più giù troviamo La Madia di Licata con 90 e il nuovo entrato I Tenerumi del Therasia Resort di Davide Guidara a Vulcano, che fa parte delle 6 avanguardie inserite quest’anno con idee giovani e creative. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

Ne parlano anche altri giornali

La nuova edizione della Guida del Gambero Rosso premia anche Imperia. Tra gli undici nuovi ingressi liguri della trentacinquesima edizione della “bibbia” della ristorazione, due sono imperiesi: il ristorante Equilibrio di Dolcedo e A Grillo Restaurant & Wine a Porto Maurizio. (LaVoceDiImperia.it)

Un’edizione ripensata che arriva al cuore del settore. – Aria nuova in cucina per il Gambero Rosso, con una nuova veste della Guida ai Ristoranti d’Italia, che offre una lettura lucida e competente dei cambiamenti che sta vivendo la ristorazione italiana. (il Resto del Carlino)

Il Gambero Rosso assegna le 'Tre Forchette'. Sono tre i ristoranti in Toscana che si prendono il massimo riconoscimento della Guida Ristoranti d'Italia 2025 pubblicata proprio da Gambero Rosso. (gonews)

Bergamo: Novità e certezze, i locali bergamaschi nella Guida Ristoranti d'Italia del Gambero Rosso

L'insegna di Gianluca Gorini e Sara Silvani è diventata una delle tappe obbligate per gli appassionati in transito in questa parte di Romagna poco caciarona, come lo è questo locale quieto e rilassante celato tra le stradine in pietra di San Piero in Bagno. (Saturno Notizie)

Tre bottiglie per l’enoteca Marcucci di Pietrasanta, segnalazione dell’Imbuto di Lucca fra le migliori cucine. Riconoscimento importante anche per il Principe del Grand Hotel Principe di Piemonte. (LuccaInDiretta)

Conferma le sue tre forchette, simbolo della ristorazione d'eccellenza, Da Vittorio di Brusaporto con la sua «cucina lussuosa nel senso meno snobistico che si possa immaginare: qualità eccelsa degli ingredienti, presentazioni perfette, una ricerca orientata al sapore e non a intimidire il cliente», come recita la guida. (Prima Bergamo)