Lorefice al Festino “No a droga e mafia, le pesti di Palermo”

PALERMO (ITALPRESS) – “A chi vogliamo lasciare la nostra città, i nostri quartieri, le nostre case, le nostre strade? A questa nuova peste che, sotto i nostri occhi, camuffata di normalità e di ineluttabilità, sta contagiando i nostri giovani, cioè i nostri figli e nipoti, a Ballarò come al Cep, a Bagheria come a Termini imerese?! Questa tremenda peste entra nelle nostre case, nelle nostre scuole, nei luoghi di ritrovo dei giovani, nei luoghi di divertimento e dello sport (quotidianodigela.it)

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Ma anche per l’aggiunta di due carri, oltre a quello tradizionale dedicato a Santa Rosalia patrona della città. E poi il trio pop-lirico del “Il Volo” dai tetti della cattedrale nello stesso programma che ha visto protagonisti il coro di voci bianche del Teatro Massimo, gruppi folkloristici e persino un dj set per fare ballare gli spettatori. (StrettoWeb)

PALERMO – All’una di notte, com’è consuetudine da tempo immemorabile, i fuochi d’artificio hanno cominciato a chiudere il sipario sul quattrocentesimo Festino. Una bella sceneggiatura, organizzata dal ‘Balich Wonder Studio’. (Livesicilia.it)

PALERMO – Un appello ai palermitani a combattere la “nuova peste,” quella della droga e del crack che contagia i quartieri della città uccidendo i giovani, seguito da un duro anatema contro la mafia che ha ricordato quella lanciato da Giovanni Paolo II il 9 maggio del ’93 dalla Valle dei Templi. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

«L'emozione - dice al microfono di Tgs - è grande, stiamo aspettando questo bellissimo momento. È firmato cultura tradizione e spiritualità. (Giornale di Sicilia)

Le maestranze della Rap, l’azienda per la raccolta dei rifiuti a Palermo, già dalle 4 del mattino hanno iniziato le attività di raccolta dei rifiuti, spazzamento e lavaggio delle strade nelle aree in cui si è tenuto il Festino. (Giornale di Sicilia)