Normalizzare la sconfitta, la linea di Meloni per arginare le tensioni
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Ansa Mentre il fuoco della sconfitta in Umbria ed Emilia Romagna cova sotto la cenere, Giorgia Meloni, dal G20 di Rio de Janeiro, ha già impostato la strategia che vorrebbe fosse fatta propria anche dagli alleati: “normalizzare” la sconfitta. Il primo segno già alla chiusura delle urne, con i messaggi di auguri e le promesse di leale collaborazione ai vincitori Proietti e De Pascale. Oggi, giornata finale vertice brasiliano, la premier è tornata sull’ultima tornata elettorale, sebbene mettendola all’ultimo punto di un veloce punto stampa all’esterno del suo albergo: «I cittadini hanno sempre ragione – dice la premier -. (Avvenire)
Se ne è parlato anche su altre testate
Il centrodestra avrà motivi di approfondimento, soprattutto riguardo a linguaggi tra alleati che a tratti sembrano inconciliabili. Il Pd fa il pieno in Emilia-Romagna a scapito dei suoi alleati, FdI crolla in Umbria, in entrambe le regioni il M5s esce con le ossa rotte, bene Avs, stabili Fi e Lega. (Italia Oggi)
Alle elezioni regionali in Emilia-Romagna quasi tutti i partiti hanno perso voti rispetto alle elezioni europee (Pagella Politica)
E sempre di più le carte del darà il Pd", ha detto in un'intervista a Fanpage.it. Livio Gigliuto, sondaggista e presidente dell'Istituto Piepoli, analizza i risultati definitivi delle elezioni regionali in Emilia-Romagna e Umbria, che hanno decretato la vittoria di Michele De Pascale e Stefania Proietti: "Tutte le forze del centrosinistra sono 'condannate' a stare insieme se vogliono vincere. (Fanpage.it)
“Grazie a tutti gli emiliano romagnoli. C’è stato poco tempo. (La Repubblica)
Professore, partiamo dal dato dell’astensione: ha votato meno di un emiliano-romagnolo su due. Parole di Paolo Pombeni, storico dei partiti politici, professore emerito dell’Alma Mater. (Corriere della Sera)
Schlein, Bonaccini, Bersani: tutti grandi nomi che hanno sempre tracciato il confine del voto in Emilia Romagna. Di Giovanni M. (Il Fatto Quotidiano)