Meloni: «Non vincere sempre aiuta a tenere i piedi per terra»
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A caldo aveva fatto i complimenti ai vincitori e augurato loro buon lavoro. Da Rio de Janeiro la premier Giorgia Meloni prende atto delle sconfitte con apparente sportività: «Bisogna sempre accettare e ascoltare quello che dicono i cittadini, io sono ancora molto ottimista circa quello che sia il consenso dei cittadini, poi certo bisogna interrogarsi su cosa non è andato. Credo che non vincere sempre possa aiutare a mantenere i piedi per terra. (Corriere della Sera)
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Innanzitutto, a Stefania Proietti e Michele De Pascale, amministratori di provata qualità, riconosciuti e giustamente premiati dai loro rispettivi territori. Complimenti al Pd. (L'HuffPost)
Lega: 5,27% M5s: 3,55% (Il Giornale d'Italia)
Il campo largo esce vittorioso anche se al suo interno bisognerà verificare cosa succederà dopo la tregua elettorale e dopo lo svolgimento dell'assise dei 5stelle. Il Pd fa il pieno in Emilia-Romagna a scapito dei suoi alleati, FdI crolla in Umbria, in entrambe le regioni il M5s esce con le ossa rotte, bene Avs, stabili Fi e Lega. (Italia Oggi)
Il centrodestra perde l’Umbria, il centrosinistra conquista a mani basse l’Emilia Romagna. Hanno vinto i sindaci del Pd, comunque civici del centrosinistra, personalità forti che non hanno accettato veti e diktat: “Volete me? Si fa allora come dico io”. (Tiscali Notizie)
Segnata, ancora una volta, da un tasso di astensione preoccupante, in particolare in Emilia-Romagna, dove ha votato solo il 46% degli aventi diritto, oltre venti punti in meno rispetto a cinque anni… ROMA. (La Stampa)
In un gioco di cerchi concentrici che parte da una situazione mondiale segnata dalla catastrofe delle guerre, dell’ambiente impazzito, da una democrazia messa a dura prova nel fortino americano che dal secondo dopoguerra ha garantito la pace nell’Occidente e ora assiste allo sconcertante risiko di nomi che Donald Trump ed Elon Musk spostano con disinvoltura sul loro scacchiere, passa per un’Europa che non decolla e arriva in un’Italia segnata da un clima di tensione che si sperava archiviato, i risultati delle elezioni regionali di Emilia Romagna e Umbria appaiono come un puntino. (Avvenire)