Auto, la crisi è sempre più nera. Bosch annuncia 5.500 licenziamenti per il calo della domanda di componentistica
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Periodo nero e sempre più nero per il settore auto europeo. La tedesca Bosch, il più grande fornitore di componentistica al mondo, ha annunciato 5.500 licenziamenti in tutto il mondo e principalmente in Germania (3.800), poiché le difficoltà dell’industria automobilistica si ripercuotono sull’intera filiera. Il gruppo ridurrà il personale impiegato nella produzione di prodotti di guida e sterzo automatizzati, secondo una dichiarazione del sindacato dei metalmeccanici tedeschi IG Metall (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altri giornali
"La produzione mondiale di veicoli ristagnerà quest'anno intorno ai 93 milioni di unita o addirittura diminuirà leggermente rispetto all'anno precedente", ha spiegato il gruppo tedesco, mentre l'industria automobilistica soffre del calo della domanda, dei ritardi nella transizione verso elettrico e maggiore concorrenza da parte dei produttori cinesi. (La Stampa)
Queste riduzioni di personale avverranno da qui al 2030. Un altro gigante annuncia tagli di posti lavoro nel settore automobilistico. (La Gazzetta dello Sport)
Attualmente, l'azienda conta circa 429.000 dipendenti in tutto il mondo. Quanti sono i licenziamenti I licenziamenti annunciati riguardano principalmente 3.500 lavoratori della divisione "cross-domain computer solutions", i cui contratti saranno interrotti entro la fine del 2027. (QuiFinanza)
Il produttore di componentistica tedesco Bosch prevede di tagliare fino a 5.550 posti di lavoro e di ridurre le ore lavorative di circa 10.000 dipendenti, il tutto per fare fronte al crollo della domanda di ricambi auto. (HDmotori)
Lo stabilimento Bosch di Bari al centro delle politiche aziendali, senza alcuna intenzione di depotenziamento. È stato detto in maniera chiara la scorsa settimana in seno all’incontro del Comitato aziendale europeo, un concetto ribadito a distanza di un anno. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Così, domani alle 11.30 la Rsu della Edim Bosch di Quero e le segreterie provinciali di Fiom e Fim di Belluno hanno indetto un presidio davanti ai cancelli in via Piav… (Corriere Delle Alpi)