Germania: fallisce grande azienda componentistica auto. 1500 licenziamenti
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Un nuovo duro colpo scuote l’industria automobilistica tedesca, già alle prese con una profonda trasformazione. La Gerhardi Kunststofftechnik GmbH, storica azienda con 1.500 dipendenti e oltre due secoli di attività, ha dichiarato fallimento. Questo evento si aggiunge a una lunga serie di insolvenze nel settore, sottolineando l’irreversibilità della crisi che sta attraversando uno dei pilastri dell’economia tedesca. (Scenari Economici)
Se ne è parlato anche su altre testate
La divisione Cross-Domain Computing Solutions, responsabile tra l’altro dei sistemi di assistenza alla guida e automazione, è quella più colpita: entro la fine del 2027 andranno persi 3.500 posti di lavoro, di cui circa la metà in Germania (Il Sole 24 ORE)
Non c'è pace per il settore dell'automotive, investito da una profonda crisi che sta spingendo colossi e multinazionali a corposi "ridimensionamenti". Adesso è la volta di Bosch, fornitore tedesco di automobili, che nella giornata di ieri, venerdì 22 novembre, ha annunciato l'intenzione di tagliare 5.500 posti di lavoro. (Today.it)
Anche lo stabilimento di Villasanta rischia la cessione, con un totale di 160 esuberi su 380 tra le due sedi. SETTEVILLE Prosegue la protesta dei lavoratori dello stabilimento Bosch di Setteville, dove sono previsti 30 licenziamenti, oltre a 10 contratti interinali, su 80 dipendenti. (Radio Più)
Oltre allo stabilimento di Setteville (Quero Vas fino a gennaio scorso) il gruppo Bosch è intenzionato a cedere anche lo stabilimento di Villasanta (in provincia di Monza Brianza). (Fiom-Cgil)
La decisione deriva dalle difficoltà che l'industria automobilistica sta affrontando e che si ripercuotono sui fornitori. In Germania, la riduzione interesserà 3.800 unità. Tutto il comparto automoto continua a tremare. (Auto.it)
«L’industria automobilistica soffre di una significativa sovraccapacità», sottolinea in una nota Bosch, aggiungendo che il numero effettivo di riduzioni sarà determinato nelle trattative con i sindacati. (Milano Finanza)