Il patto miope del “Caminetto” che declassa l'Europa

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ilmattino.it INTERNO

Il “non ci sto” di Giorgia Meloni è suonato forte e chiaro, diretto alla gestione che si sta facendo dell'Unione Europea a sostegno degli interessi molto nazionali dei partiti al governo in alcuni Paesi. Difficile non riconoscere la fondatezza della posizione della premier italiana: la scelta dei “top jobs” è stata fatta in fretta e furia da chi sente traballare il trono su cui è seduto. È quello che nel gergo politico americano si chiamano le “midnight nominations”, le scelte che una maggioranza fa all’ultimo momento utile prima che entri in carica l’avversario che l’ha sconfitta alle elezioni. (ilmattino.it)

Su altri media

ROMA (ITALPRESS) – “Lei ieri ha accusato le opposizioni di provocare una guerra civile. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

ROMA (ITALPRESS) – “Sono certa” che la premier Meloni “vorrà convincere i suoi alleati nazionalisti a smettere di ostacolare gli investimenti comuni che servono all’Italia, perchè chi dice ‘meno Europà si pone contro l’interesse nazionale dell’Italia”. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Il succo di un’ora di discorso è il seguente: Bruxelles non sembra aver percepito l’esito del voto, anzi, sta facendo l’esatto contrario con giochi di palazzo mai visti prima all’europarlamento. (Panorama)

Il governo Meloni escluso dalle nomine UE, il rischio di un secondo fronte in Medio Oriente e le altre notizie della giornata

La decisione spetta a Meloni e agli altri leader durante la riunione del Consiglio europeo". Lo ha detto il premier polacco Donald Tusk, arrivando al Consiglio europeo di Bruxelles che discuterà i nuovi vertici Ue. (Tiscali Notizie)

La premier Giorgia Meloni è attesa nella capitale belga per l'inizio dei lavori del Consiglio europeo - l'arrivo dei leader all'Europa Building con i 'doorstep' è previsto per le 12.30. Sul tavolo del summit, a seguito della riunione informale dei leader del 17 giugno, ci sono le nomine per il prossimo ciclo istituzionale della Ue. (Adnkronos)

Al vertice di Bruxelles potrebbe astenersi e non votare Ursula von der Leyen, che punta sull’immigrazione per tenere il dialogo aperto con la destra: lettera ai leader alla vigilia del consiglio europeo. (Radio Popolare)