Germania, Lindner propone elezioni anticipate. Scholz rifiuta e lo licenzia
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Appeso a un filo. Che forse sta per rompersi. In Germania la crisi della coalizione semaforo che compone il governo di Olaf Scholz è certificata dalle parole del ministro delle Finanze Christian Lindner. Alla delicatissima riunione del comitato di coalizione in corso presso la Cancelleria a Berlino, il titolare dell’Economia non ha proposto una via di fuga, né una soluzione alle enormi difficoltà di bilancio: l’unico suggerimento, secondo quanto riferito dalla Bild, è stato quello di indire nuove elezioni ad inizio 2025. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altre testate
"Poi i deputati del Bundestag potranno decidere se aprire la strada alle elezioni anticipate", ha aggiunto. Il leader socialdemocratico ha spiegato di aver preso la decisione per "evitare danni al nostro Paese" e ha dichiarato che "porrà la questione della fiducia a gennaio 2025". (Fanpage.it)
Il vertice di maggioranza è stato indetto per tentare di evitare una crisi di governo che si annuncia da giorni. Ultim'ora news 6 novembre ore 20 (Milano Finanza)
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha licenziato il suo ministro delle Finanze, il liberale Christian Lindner. Secondo la Bild, oggi Lindner, in occasione della riunione del comitato di coalizione in corso presso la Cancelleria a Berlino, aveva proposto a Scholz e al ministro dell'Economia Robert Habeck di indire nuove elezioni a inizio 2025. (Sky Tg24 )
Socialdemocratici, Liberali (Fdp) e Verdi si sono incontrati mercoledì sera per un ultimo tentativo di trovare un’intesa ed evitare il collasso della coalizione che guida il Paese da tre anni. Lo strappo è avvenuto al termine di una giornata di altissima tensione. (Il Sole 24 ORE)
Licenzia il ministro delle Finanze, chiude ad elezioni anticipate nel 2024 e apre ad un voto di fiducia da chiedere al Bundetag, ma solo a gennaio. (il Giornale)
I socialdemocratici e i verdi sono infatti dell'idea che il cambio radicale a Washington imponga ai tre partiti arrivati ai ferri corti di restare in sella, per dotare i tedeschi di un bilancio e difendersi dalle conseguenze (che saranno anche economiche) delle elezioni americane. (Corriere del Ticino)