Repubblica - Gli ultimi giorni di Thiago Motta: 'Allenamenti surreali, lui impassibile e silenzioso'

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AFP or licensors Si è chiusa, dopo soli dieci mesi, l'avventura di Thiago Motta da allenatore della Juventus. Arrivato in estate come punto focale del nuovo progetto a tinte bianconere che andare che andava ad aprirsi dopo la chiusura del triennio Allegri, la sua avventura all'ombra della Mole si è chiusa nel modo più triste e deludente possibile.Alla penuria di risultati - con la Juventus fuori da tutte le coppe a marzo e attualmente anche dalle prime quattro in campionato - si è aggiunta una gestione dei rapporti e della quotidianità che ha fatto discutere, creando non poche frizioni all'interno dello spogliatoio bianconero. (ilBianconero)

Su altri giornali

La sosta per gli impegni delle nazionali è coincisa con la notizia dell'esonero, impronosticabile a inizio stagione, di Thiago Motta dalla Juventus: il tecnico italo-brasiliano, dopo il miracolo con il Bologna della scorsa annata, non si è integrato nel migliore dei modi con il mondo bianconero e le ultime due umiliazioni contro Atalanta e Fiorentina sono state la goccia che ha fatto traboccare un vaso già molto colmo. (CalcioNapoli1926.it)

Si chiude bruscamente, anche nei modi, il progetto nato un anno fa con l’ex allenatore del Bologna, annunciato in pompa magna dalla Juve come il cardine del nuovo progetto di rilancio verso un calcio vincente e moderno. (Quotidiano Sportivo)

Nonostante Cristiano Giuntoli, pochi minuti dopo la disfatta di Firenze, aveva dichiarato pubblicamente che le difficoltà si affrontano insieme ha poi deciso di cambiare la guida tecnica. Alla fine la Juventus ha dato il benservito a Thiago Motta (Liberoquotidiano.it)

Ecco perché Tudor, al momento, è la soluzione più plausibile... La situazione è precipitata dopo il ko contro la Fiorentina. (Sky Sport)

Il suo Bologna ci aveva mostrato un gran bel calcio; i risultati erano stati eccellenti, perfino storici; aveva valorizzato giocatori che non ritenevamo fossero così forti. Certo, c’era sempre chi tirava fuori il buon Maifredi, anche lui arrivato da Bologna per portare a Torino il calcio con le bollicine: doveva imitare l’inimitabile Sacchi milanista, deragliò subito. (La Gazzetta dello Sport)

”Credo in questo momento Motta si sia rivelato un allenatore non adatto a una grande squadra, in questa fase della sua carriera. (fcinter1908)