L’UE accusa Google e Apple di violare le normative, possibile conflitto con Trump
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L’Unione Europea ha lanciato una pesante accusa a Google e Apple, incolpando di non rispettare le rigide normative digitali europee. La Commissione Europea ha preso provvedimenti contro i due colossi della tecnologia americana, in una mossa che potrebbe inasprire ulteriormente le tensioni transatlantiche, con potenziali ripercussioni politiche a livello internazionale. La decisione arriva in un contesto già delicato, in cui il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha minacciato di rispondere con tariffe contro le aziende straniere qualora le normative europee colpiscano pesantemente le aziende americane. (Ultima Voce)
Ne parlano anche altri media
L'Unione europea ha accusato, ancora una volta, Google e Apple di non rispettare le regole. (WIRED Italia)
La Commissione europea ha formalmente notificato ad Alphabet, società madre di Google, le sue conclusioni preliminari riguardanti presunte violazioni del Digital Markets Act (DMA). (HWfiles)
Nel mirino di Bruxelles ci sono Alphabet e Apple, individuate insieme ad Amazon, ByteDance, Meta e Microsoft come “gatekeeper” (le grandi piattaforme digitali che costituiscono una “porta di accesso” tra aziende e consumatori) e nei cui confronti nel 2024 era stata avviata un’indagine ad hoc. (Il Fatto Quotidiano)
Secondo la Commissione, questa restrizione limita la comunicazione tra sviluppatori e utenti e scoraggia questi ultimi dall'esplorare alternative al di fuori dell'ecosistema Alphabet, anche attraverso messaggi di avvertimento. (Business Community)
L'Unione europea ha approvato due decisioni che specificano i modi in cui Apple dovrà rispettare gli obblighi di interoperabilità dei propri dispositivi ai sensi del Digital Market Act. I sistemi dell'azienda americana non potranno più isolarsi da quelli di altre aziende, una strategia che ha fatto parte dell'identità di Apple fin da prima della diffusione dell'iPhone. (QuiFinanza)
La Commissione europea ha annunciato una pronuncia pregiudiziale nei confronti di Alphabet (la società che controlla Google) accusata di favorire i propri servizi di shopping, prenotazione hotel e voli quando viene effettuata una ricerca sul motore di ricerca (mostrerebbe i propri servizi in posizione privilegiata rispetto a quelli dei concorrenti quando gli utenti eseguono ricerche online) e di impedire agli sviluppatori che distribuiscono app sul Play Store di indirizzare gli utenti su altri canali (impedirebbe di informare gli utenti sulla possibilità di trovare gli stessi servizi a prezzi migliori su altri siti o piattaforme). (macitynet.it)