Campinoti scherza con Martin: 'Jorge ora va in Aprilia, ma tra due anni lo riprendiamo!'. Video

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Sky Sport SPORT

Il proprietario del team Pramac è intervenuto su Sky dopo la vittoria di Martin: "Jorge e Pecco sono due grandissimi ragazzi, si stimano e sono sempre corretti. Emozioni? La partenza e l'ultimo giro mi hanno messo a dura prova. Ho un gran rapporto con Dall'Igna e Domenicali, si sono comportati da signori: orgoglioso e fiero di aver fatto parte del trionfo Ducati". Poi scherza con Martin: "Ora vai in Aprilia, ma tanto tra 2 anni ti riprendiamo" MARTIN CAMPIONE MOTOGP 2024: LO SPECIALE (Sky Sport)

La notizia riportata su altri giornali

"Negli ultimi giri - continua - non riuscivo neanche a guidare, ho cominciato anche a piangere ed è stata una gara emozionante per me. (Tiscali)

Jorge Martin, ribattezzato ‘Martinator’, entra nella storia del motociclismo spodestando Pecco Bagnaia dal suo trono dopo una lunga ed emozionante battaglia. E se a premere sull’acceleratore è soprattutto la passione, a volte il destino è capace di trasportare i sognatori molto lontano, fino a trasformarli in campioni del mondo. (Il Fatto Quotidiano)

Quest’anno ha centrato un record per l’epoca MotoGP, cioè dal 2002 a oggi: ha vinto il mondiale in un team satellite. Ha vinto due titoli di campione del mondo: Moto3 nel 2018 e MotoGP nel 2024. (Moto.it)

Enzo Ferrari diceva che il secondo è il primo dei perdenti, ma in questa MotoGP è il Campione del Mondo

Sembrava un sogno irrealizzabile invece oggi, durante l’ultima sfida, si è avverato sul serio. Questa è la storia di Paolo Campinoti, proprietario di Pramac, che da imprenditore nel settore della produzione di generatori di corrente, si ritrova oggi a vivere il sogno del campionato mondiale MotoGP grazie la suo team. (gonews)

Lo spagnolo, visibilmente provato, ha voluto ringraziare la famiglia per i tanti sacrifici, ma anche la Ducati. Jorge Martin ce la fa e il 3° posto di Barcellona è sufficiente per conquistare il Mondiale di MotoGP nonostante il successo di Bagnaia in gara . (Eurosport IT)

Enzo Ferrari la pensava così e quella risposta data nel bel mezzo di una intervista è diventata, poi, una sorta di motto ripetuto non più solo nel motosport e nello sport in genere. (MOW)