Ingoia una pila, bambino salvato in ospedale
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GROSSETO. C’è una famiglia, quella della piccola Camilla, la bambina di 17 mesi morta dopo aver ingoiato una pila, costretta ad affrontare un dolore senza pari. E ce n’è un’altra che invece, dopo il grande spavento, ha ricevuto la notizia che loro figlio, un bambino grossetano di 7 anni, è fuori pericolo. Anche lui, come la piccina, aveva ingoiato una pila. Ma quando è arrivato al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Misericordia di Grosseto, guidato dal direttore Luca Bertacca, i genitori sapevano già cosa aveva fatto loro figlio. (MaremmaOggi)
Ne parlano anche altri giornali
"Il killer silenzioso". I pediatri definiscono così l'ingestione di corpi estranei e in particolare di "pile a bottone, alcaline o al litio", oggetti "particolarmente pericolosi e dannosi per le strutture interne dell'organismo". (RaiNews)
L'ingestione di pile a bottone, definite dai pediatri come un vero e proprio "killer silenzioso", rappresenta un pericolo grave e spesso sottovalutato, soprattutto per i bambini piccoli. L’allarme è tornato drammaticamente d'attualità dopo il decesso di Camilla, una bambina di 17 mesi della provincia di Siena, morta per le complicanze sorte dopo aver ingoiato di una pila di questo tipo. (SavonaNews.it)
La bambina un anno e mezzo, era stata portata all'ospedale "Le Scotte" di Siena dopo un malore. La dinamica del decesso e i punti che non tornano (Today.it)
La vicenda è accaduta qualche giorno fa all'ospedale di Massa, nella Toscana settentrionale. La piccola era stata trasferita con l'elisoccorso alla struttura massese dopo il ricovero all'ospedale Le Scotte di Siena. (il Giornale)
Arrivano il fratello della madre, tanti amici che fanno parte della composita comunità latinoamericana che è abituata a ritrovarsi per ben altri eventi. (LA NAZIONE)
La bambina è morta in ospedale a Massa dove era stata trasferita dal policlinico Le Scotte di Siena. Nell’ospedale senese la piccola sarebbe stata portata due volte dai genitori: dopo … Vittima una bimba di un anno e mezzo sulla cui morte, come riporta oggi La Nazione, indaga la Procura di Massa Carrara. (La Repubblica Firenze.it)