Terremoto nella sanità calabrese tra "favori" e corruzione. Appalti e concorsi truccati per 33 milioni di euro

Terremoto nella sanità calabrese tra favori e corruzione. Appalti e concorsi truccati per 33 milioni di euro
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Quotidiano online INTERNO

CATANZARO – L’ennesimo terremoto giudiziario nella sanità calabrese, tra favori, corruzione e gare truccate, arriva da Catanzaro, dove la Guardia di Finanza, conclusione di un’indagine, ha eseguito la notifica di 15 misure cautelari che ha coinvolto medici, docenti universitari e imprenditori impegnati nel settore della sanità. Inchiesta che avrebbero consentito di delineare la turbata regolarità di appalti pubblici e concorsi per un valore complessivo di oltre 33 milioni di euro. (Quotidiano online)

Su altri giornali

Si apprendono maggiori particolari e dettagli rispetto all’operazione “Sartoria” della procura di Catanzaro che ha scoperto un complesso sistema di appalti e concorsi truccati nella sanità calabrese e che coinvolge Asp e Aziende Ospedalieri di più province. (Iacchite)

“Dulbecco”). “Pugliese – Ciaccio” e dall’A.O.U.”Mater Domini” (ora confluite nell’A.O.U. (Internapoli)

“L’operazione della Procura di Catanzaro e del Nucleo provinciale di polizia economica-finanziaria/Gruppo tutela spesa pubblica della Guardia di Finanza, che ringrazio per la preziosa attività inquirente a tutela della cosa pubblica e della cittadinanza, mette in luce uno spaccato inquietante". (Il Lametino)

Corruzione nella sanità a Catanzaro, il Gip Romano: "Esami per incarichi ridotti a farsa"

Di seguito la nota stampa con le dichiarazioni del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto sull'operazione della Guardia di Finanza che sta scuotendo ancora una volta la sanità... (Virgilio)

Catanzaro, corruzione nella sanità: la Gdf esegue 15 misure cautelari 03 luglio 2024 (Il Sole 24 ORE)

“Un assoggettamento degli interessi pubblici per il miglior reclutamento di dipendenti o di contraenti privati a interessi personalistici ed economici di cui gli odierni indagati e le societa’ farmaceutiche di loro appartenenza sono titolari”. (Il Dispaccio)