Luciana Castellina e il film su Berlinguer che «sembra un liberale scialbo»
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La giornalista ed europarlamentare: mostrano solo 3 discorsetti, sembra un professorino Luciana Castellina, giornalista e scrittrice italiana, parlamentare comunista, più volte eurodeputata, non ha apprezzato molto il Berlinguer di Andrea Segre. Che nell’interpretazione di Elio Germano gli sembra «una versione ridotta, banalizzata: sembra un dirigente del Partito Liberale». La Ambizione nasce secondo lei con un problema di fondo, anche se «quei due sono bravissimi». (Open)
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Elio Germano e Andrea Segre (l’altro ieri sera in sala al Modernissimo di Napoli) definiscono così «Berlinguer. Segre e Germano, com’è il vostro Berlinguer? Oggi è un personaggio per certi versi mitizzato, per altri dimenticato. (Corriere della Sera)
Leggi tutta la notizia Dice così, Elio Germano, e pare la conferma di come probabilmente ... (Virgilio)
La grande ambizione”, il nuovo film di Andrea Segre sulla vita di Enrico Berlinguer (interpretato da Elio Germano) può far piangere. Per non parlare del livello etico di politici come Moro o Berlinguer. (Onda Rock)
L’appuntamento è sabato 9 novembre dopo la proiezione delle 20.50: Elio Germano e Andrea Segre saranno presenti in sala per dialogare con il pubblico. Bergamo. Sold out al Cinema Conca Verde di Bergamo per l’incontro con Elio Germano e Andrea Segre, rispettivamente attore protagonista e regista del film “Berlinguer - La grande ambizione”. (BergamoNews.it)
La grande ambizione è stato accolto da critica e pubblico in modo favorevole: lo merita. Per la magnifica interpretazione di Elio Germano, per la sceneggiatura (con Marco Pettenello) e per la regia di Andrea Segre (il manifesto)
C’è questa concreta e struggente nostalgia per Enrico Berlinguer, morto esattamente 40 anni fa, morto sul lavoro, su un palco, durante un comizio, a Padova, in un’Italia completamente diversa da quella in cui torna adesso stretto nell’appassionato racconto, tra mito, rimpianto e tenerezza, che ne fanno libri e documentari, un’affollata mostra e il bellissimo film di Andrea Segre, Berlinguer - La grande ambizione, uscito nelle sale e presentato alla Festa del Cinema di Roma: dove Elio Germano ha vinto il premio come miglior attore, non facendosi sosia del leggendario segretario, ma interpretandone magnificamente – senza mai scivolare nell’agiografia e nel manicheismo – la straordinaria umanità e poi tutta l’originalità ideologica e i profondi tormenti (sottrarre il Pci al controllo economico dell’Unione Sovietica e farlo entrare, in un percorso di compromesso, nel governo italiano); una narrazione perciò delimitata tra l’attentato subìto a Sofia nel 1973 e il rapimento di Aldo Moro del 1978, su cui, nel finale, si incastra una delle sequenze più forti dell’opera. (Corriere della Sera)